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Parkinson – Aumenta rischio di svilupparlo con prolungata esposizione a inquinamento atmosferico

di Lisa Rapaport

Uno studio condotto in Corea del Sud ha osservato una correlazione tra inquinamento atmosferico, in particolare diossido di azoto e polveri sottili, e aumento del rischio di sviluppare la malattia di Parkinson. Lo studio ha preso in considerazione oltre 78 mila abitanti di Seul. L’età media alla diagnosi di malattia di Parkinson era di 66,5 anni

(Reuters Health) – Secondo un studio coreano le persone esposte a elevati livelli di diossido di azoto nell’atmosfera potrebbero avere probabilità significativamente superiori a chi non è esposto di sviluppare la malattia di Parkinson.

I ricercatori – guidati da Sun Ju Chung, professore di neurologia presso Asan Medical e presso lo University of Ulsan College of Medicine di Seoul – hanno esaminato i dati sulla malattia di Parkinson incidente e sull’esposizione a inquinanti dell’atmosfera, tra cui polveri sottili (PM 2.5 e PM 10), diossido di azoto, ozono, diossido di zolfo e monossido di carbonio in una coorte di 78.830 adulti che vivevano a Seoul.

Durante un follow-up mediano di 8,6 anni, 388 persone hanno ricevuto diagnosi di malattia di Parkinson. Per la maggior parte degli agenti inquinanti esaminati, i ricercatori non hanno rilevato associazioni tra livelli di esposizione e malattia di Parkinson incidente. Tuttavia, i soggetti nel quartile più elevato di esposizione al diossido di azoto avevano probabilità significativamente superiori di sviluppare malattia di Parkinson (hazard ratio 1,41) rispetto a quelli nel quartile più basso…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Esposizione a inquinamento atmosferico e rischio di Parkinson”, PHARMASTAR

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=95635