Tumori rari – Mieloma multiplo, in studio di fase 2 buona risposta con daratumumab in combinazione con la tripletta in prima linea
“L’aggiunta dell’anticorpo monoclonale anti-CD38 daratumumab a un regime settimanale di tre farmaci per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi ha prodotto tassi estremamente elevati di non rilevabilità della malattia minima residua (MRD) nello studio a braccio singolo di fase 2 MANHATTAN, pubblicato di recente sulla rivista Jama Oncology
Nello studio, la percentuale di pazienti che ha raggiunto l’MRD-negatività prima del trapianto è stata del 71% (IC al 95% 54-83%) dopo 8 cicli di daratumumab più carfilzomib, lenalidomide e desametasone.
«I risultati di negatività dell’MRD osservati con questa combinazione sono circa del 20% superiori ai tassi riportati in precedenza nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e trattati con la sola tripletta. Si può quindi concludere che daratumumab in associazione a una terapia backbone di combinazione esistente consente di ottenere un beneficio clinicamente significativo» scrivono gli autori della ricerca, coordinati da Ola Landgren, del Sylvester Comprehensive Cancer Center di Miami
Inoltre, il tasso di non rilevabilità della MRD, definito dagli autori «senza precedenti», è stato ottenuto senza sottoporre i pazienti alla chemioterapia con melfalan ad alte dosi e trapianto di cellule emopoietiche autologhe, sottolineano gli sperimentatori…”
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Fonte: “Mieloma multiplo, risposta senza precedenti con daratumumab in combinazione con la tripletta in prima linea”, PHARMASTAR