Tumori rari – Gliomi BRAF-mutati, in fase 2 la combinazione di farmaci ‘target’ risulta una valida opzione
“La combinazione del BRAF-inibitore dabrafenib e il MEK-inibitore trametinib si è dimostrata efficace nel trattamento di pazienti con tumori cerebrali di basso e alto grado di malignità portatori della mutazione V600E del gene BRAF. Lo dimostrano i risultati di uno studio basket di fase 2, Presentati al recente congresso dell’American Association for Cancer Research (AACR)
Nello studio, il tasso di risposta globale (ORR), valutato dagli sperimentatori, è stato del 33% nei pazienti con gliomi di alto grado, con una risposta completa (CR) del 7%, e ha raggiunto il 69%, con un tasso di CR dell’8%, nei pazienti con tumore di basso grado, ha riferito Vivek Subbiah, dell’MD Anderson Cancer Center di Houston
Incoraggianti anche i dati di durata della risposta e di sopravvivenza.
Sulla base di questi risultati, l’autore ha concluso che «La mutazione V600E del gene BRAF è una mutazione driver aggredibile e la ricerca dei tale mutazione dovrebbe essere inserita tra i test di routine per i pazienti con neoplasie gliali», Inoltre, ha aggiunto, «In questi pazienti, la combinazione di dabrafenib e trametinib dovrebbe essere considerata una opzione terapeutica significativa».
La combinazione di dabrafenib e trametinib rappresenta un’opzione terapeutica standard per i pazienti con melanoma, tumore anaplastico della tiroide o tumore al polmone che siano anche portatori della mutazione V600E del gene BRAF.
Tuttavia, le mutazioni del gene BRAF possono essere presenti in una quota fino al 15% dei gliomi di basso grado, in circa il 3% dei glioblastomi e possono raggiungere una prevalenza dell’80% nello xantoastrocitoma pleomorfo anaplastico…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Gliomi BRAF-mutati, la combinazione di farmaci ‘target’ è una valida opzione”, PHARMASTAR