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Disabilità e non autosufficienza – Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza entrano due riforme

Quella del Codice della disabilità che semplifica l’accertamento e l’accesso ai servizi e potenzia gli interventi individualizzati, e quella sulla non autosufficienza

28 aprile 2021

ROMA – Una spinta al Codice della disabilità” per semplificare i meccanismi di accertamento della disabilità, semplificare l’accesso ai servizi e potenziare gli strumenti finalizzati alla definizione del progetto di intervento individualizzato: è quanto prevede il PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che l’Italia è chiamata a presentare alla Commissione europea per utilizzare i fondi provenienti dal programma Next Generation Eu.
Il PNRR prevede la realizzazione di una riforma che verrà finanziata a partire dalle risorse del nuovo Fondo disabilità e non autosufficienza creato con la legge di bilancio 2020 (800 milioni complessivamente per il triennio 2021- 2023) e che sarà finalizzata alla realizzazione di quel “Codice della disabilità” che si propone di realizzare pienamente i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata dall’Italia fin dal 2009), secondo un approccio del tutto coerente con la Carta dei diritti fondamentale dell’Unione Europea e con la recente “Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030” presentata a marzo 2021 dalla Commissione Europea. In particolare, la riforma semplificherà l’accesso ai servizi, i meccanismi di accertamento della disabilità e potenzierà gli strumenti finalizzati alla definizione del progetto di intervento individualizzato.

Disabilità, tutte le misure del PNRR

All’interno del Piano sono previste le seguenti misure. Nella Missione 1, si rimuovono le barriere architettoniche e sensoriali in musei, biblioteche e archivi, per promuovere una cultura dell’accessibilità del patrimonio culturale italiano. Nella Missione 2 e nella Missione 3, gli interventi per la mobilità, il trasporto pubblico locale e le linee ferroviarie favoriscono il miglioramento e l’accessibilità di infrastrutture e servizi per tutti i cittadini. La Missione 4 prevede una specifica attenzione per le persone con disabilità, nell’ambito degli interventi per ridurre i divari territoriali nella scuola secondaria di secondo grado. La Missione 5 include un investimento straordinario sulle infrastrutture sociali, nonché sui servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari, per migliorare l’autonomia delle persone con disabilità. Nella Missione 6, il miglioramento di servizi sanitari adeguati sul territorio permette di rispondere ai bisogni delle persone con disabilità, favorendo un accesso realmente universale alla sanità pubblica

La riforma della non autosufficienza

Nel più generale ambito sociosanitario, a ciò si affianca una componente di riforma volta alla non autosufficienza, con l’obiettivo primario di offrire risposte ai problemi degli anziani…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte:” Non autosufficienza e disabilità: nel Recovery Plan due riforme per la fragilità”, SuperAbile INAIL

Tratto da: https://www.superabile.it/cs/superabile/normativa-e-diritti/20210428-recovery-plan-due-riferme.html