Dolore cronico grave – Centri terapia del dolore in sofferenza con pandemia
Censimento Siaarti
“Sono 305 i centri di terapia del dolore non oncologico che operano in Italia, di cui 164 al Nord, 64 al Centro e 77 al Sud. Strutture dove gli specialisti di riferimento sono gli anestesisti e rianimatori, che nell’ultimo anno sono stati dirottati sulla pandemia, portando ad una riduzione degli accessi e prestazioni, e ad un aumento al ricorso alla telemedicina.
E’ la fotografia che emerge dal censimento realizzato fra gli specialisti di terapia del dolore, presentato al congresso della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia intensiva (Siaarti).
In questi centri, vengono seguiti pazienti che soffrono di dolore cronico grave, di cui circa il 50% affetti da mal di schiena, il 30% da osteoartrosi, e l’11% da fibromialgia. Su quest’ultima patologia, rileva Arturo Cuomo, coordinatore del gruppo di studio Siarrti Dolore oncologico e cure palliative, “i terapisti del dolore sono visti ancora come figure secondarie nel percorso di cura. Serve un maggiore impegno in termini di offerta, anche alla luce delle previste patologie dolorose nei long Covid”. E proprio la pandemia ha messo “in sofferenza molti centri di terapia del dolore, che si sono visti sottrarre specialisti, portando ad una riduzione di attività e accessi dei pazienti…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Dolore cronico grave, sono 305 i centri in Italia”, ANSA.it Salute&Benessere