Occhio secco, che non va confuso con la Sindrome di Sjogren – Il 45% delle donne ne soffre già prima della menopausa
“Roma – Da sempre molti studi scientifici indicano una netta correlazione tra ormoni sessuali e occhio. L’effetto degli ormoni sessuali si manifesta infatti a molteplici livelli che interessano in senso quantitativo e qualitativo la secrezione lacrimale, i processi accomodativi di messa a fuoco delle immagini e la formazione di cataratta.
Oggi, soprattutto durante il periodo di lockdown, le modificazioni a carico del film lacrimale e della superficie oculare sono drammaticamente aumentate e, anche se legate a patogenesi multifattoriale, nella donna compaiono anni prima proprio per le modifiche ormonali pre o menopausali.
“Le attuali generazioni femminili hanno in media uno sviluppo ormonale molto anticipato, intorno ai 12-13 anni, rispetto ad un recente passato – spiega Luigi Marino, referente di AIMO per la Regione Lombardia – e poiché la vita ormonale ha comunque in termini temporali un limite, questo significa che queste ragazze si avvicineranno un domani alla menopausa verso i 45-48 anni, con conseguenti modificazioni che coinvolgono vari organi e apparati soprattutto quello oculare”.
Il sistema nervoso centrale e tutti gli organi di senso (in particolare gli occhi) sono correlati al tasso ematico di estrogeni per il loro stato di benessere. “Già dal periodo pre-menopausale e dopo la menopausa- prosegue Marino- il 45% delle donne si lamenta di avere sintomi oculari, tra cui i più frequenti sono l’’occhio arrossato’, la difficoltà di messa a fuoco, fenomeni di transitorio offuscamento visivo, la sensazione di ‘occhio secco’, la riduzione della tolleranza alle lenti a contatto. Sintomatologie talmente comuni e persistenti da essere state classificate con il nome di ‘discomfort syndrome’ che sta ad indicare l’aspetto cronico di un persistente fastidio e disagio oculare. Con il passare degli anni questi sintomi arrivano ad interessare il 60% circa delle donne in post-menopausa”.
Dal punto di vista fisiopatologico, il primo effetto di ipoestrogenismo è una progressiva involuzione della ghiandola lacrimale. Il film lacrimale rappresenta una specie di barriera liquida e dinamica, che nutre e protegge la superficie dell’organo della vista dalla polvere, dal vento, dalla disidratazione e da molti fattori esterni che possono creare problemi…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Occhio secco, il 45% delle donne ne soffre già prima della menopausa. Il ruolo dei contraccettivi orali”, insalutenews