HIV ed epatite B – I pazienti co-infetti dovrebbero essere monitorati per il carcinoma epatocellulare
“Le persone infettate dai virus HIV e HBV (epatite B) sono a rischio di sviluppare il carcinoma epatocellulare nonostante il trattamento antivirale, che con determinate molecole può tenere sotto controllo la replicazione dell’HBV a tempo indeterminato, e dovrebbero essere sottoposte a un monitoraggio regolare, secondo una ricerca presentata alla Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI) 2021
«I nostri risultati sottolineano che la terapia antivirale riduce ma non elimina il rischio di carcinoma epatocellulare» ha affermato durante la sua presentazione Nina Kim, dell’Università di Washington a Seattle.
L’infezione cronica da HBV può portare a gravi problemi al fegato tra cui cirrosi e carcinoma epatocellulare, il tipo più comune di tumore al fegato, del quale l’epatite B è tra le cause principali in tutto il mondo. Alcune ricerche precedenti hanno dimostrato che le persone che vivono sia con l’HIV che con l’HBV tendono ad avere una progressione più rapida della malattia del fegato.
Gli analoghi nucleosidici/nucleotidici come tenofovir disoproxil fumarato e tenofovir alafenamide possono tenere sotto controllo la replicazione dell’HBV a tempo indeterminato e si consiglia alle persone con co-infezione da HIV/HBV di utilizzare regimi antiretrovirali che includano farmaci attivi contro entrambi i virus. Ma questo trattamento raramente porta a una cura dell’epatite B…”
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Fonte: “I co-infetti da HIV ed epatite B dovrebbero essere monitorati per il cancro al fegato #CROI2021”, PHARMASTAR