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Malattie reumatologiche e infiammatorie – Al via progetto pilota SIGR

Roma – La Società Italiana di Gastroreumatologia SIGR, che riunisce medici gastroenterologi e reumatologi, dedica alla telemedicina un’intera sessione del suo 7° Congresso nazionale in corso con modalità FAD dal 15 ottobre 2020 al 15 febbraio 2021.

Un contributo significativo su ruolo e modalità d’intervento della gastroreumatologia in telemedicina, per gli oltre 2mln stimati di pazienti cronici affetti da patologie autoimmuni in Italia – Spondilo-enteroartriti, Malattie infiammatorie croniche dell’intestino IBD, Artrite reumatoide, etc. (dati Epicentro ISS).

Con le indicazioni approvate lo scorso dicembre 2020 in Conferenza Stato Regioni, la telemedicina è entrata a pieno titolo nel SSN dal punto di vista normativo, consentendo alle Regioni di attivare meccanismi di rendicontazione e tariffazione. Il rischio è quello di arrivare a decine di sistemi di telemedicina diversi. E che potrebbero non dialogare tra loro in assenza di interoperabilità tra piattaforme digitali, cartelle cliniche e dispositivi medici finalizzati al monitoraggio a distanza.

“Una prima considerazione di ordine generale – avverte il presidente del 7° Congresso, Bruno Laganà – riguarda la natura dei servizi di telemedicina o assistenza sanitaria a distanza. Questi presuppongono un cambio di mentalità non facile da far accettare dopo secoli di consuetudine dove solo ‘l’andare dal medico’ per farsi visitare in presenza è sinonimo di atto di cura, sia per il paziente che per il medico. In questo senso, auspichiamo un ruolo attivo e responsabile da affidare alle associazioni dei pazienti, con l’obiettivo di formare le sensibilità di chi riceve i servizi erogati dalla telemedicina”.

Da parte sua, “la Società Italiana di Gastroreumatologia SIGR è disponibile ad avviare al più presto una fase di sperimentazione dei servizi di telemedicina e ad individuare tempi e fasce orarie settimanali di erogazione – sottolinea l’attuale presidente SIGR Vincenzo Bruzzese – Però, facciamo prima chiarezza sulla fattibilità tecnologica del servizio e solo dopo aver distribuite le tecnologie per l’integrazione informatica delle cartelle digitali con il sistema di ricette dematerializzate. Pensiamo alla disponibilità di computer con video camera da avere in casa, all’interoperabilità delle piattaforme digitali gestite dalle Regioni se collegate al fascicolo sanitario elettronico (FSE) e soprattutto alla stabilità di una connessione veloce di rete che supporti la possibilità di comunicare tra chi veicola e chi riceve le cure”.

“Chi riceve la prestazione di telemedicina è molto spesso un malato cronico e anziano in obbligo, a volte, di essere supportato da un intermediario, cioè un infermiere, una figura addestrata ad hoc, un caregiver o un familiare informato. E ciò vale in particolare per la gastroreumatologia, che integra prestazioni di cura reumatologiche e gastroenterologiche sulla base di punti di contatto sia clinici che procedurali. Tutto questo ovviamente deve avvenire in sicurezza in merito alla protezione dei dati sanitari”, conclude Bruzzese.

C’è da dire che la pandemia da Covid-19 ha evidenziato il potenziale di base della telemedicina, tanto che negli ultimi mesi, sono arrivate a 201 le iniziative di telemedicina attivate dalle aziende sanitarie, delle quali più del 70% sono iniziative dedicate ai pazienti non-Covid, stando agli ultimi dati del 37° Instant Report ALTEMS Covid-19 dell’Università Cattolica. Secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, 3 medici su 4 ritengono che la telemedicina sia stata decisiva nella fase di emergenza e il 36% continuerà ad utilizzarla anche dopo.

Nello specifico, sul modello di “presa in carico” della telemedicina per i pazienti gastroreumatologici, “ebbene, nel caso delle prestazioni di cura reumatologica a distanza, queste si collocano soprattutto durante il follow up del paziente, con visite di controllo generalmente ogni 3 mesi dopo una necessaria prima visita in presenza…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Malattie reumatologiche e infiammatorie, il ruolo della telemedicina. Al via progetto pilota SIGR”, insalutenews

Tratto da: https://www.insalutenews.it/in-salute/malattie-reumatologiche-e-infiammatorie-il-ruolo-della-telemedicina-al-via-progetto-pilota-sigr/