Artrite idiopatica giovanile (JIA) – Trattamento precoce con farmaci biologici migliora gli outcome di malattia
“Esiste una “finestra terapeutica” di opportunità nel trattamento dell’artrite idiopatica giovanile (JIA) ? Sembrerebbe di sì, stando ai risultati di uno studio presentato nel corso del Congresso annuale ACR, in base al quale l’adozione di un trattamento precoce a base di farmaci biologici, in presenza di JIA, sarebbe associata a maggiori probabilità di remissione come pure ad outcome migliori di malattia
I presupposti e il disegno dello studio
L’esistenza, fino ad ora, di dati limitati sul timing ottimale di somministrazione dei farmaci biologici nel trattamento di pazienti con JIA ha sollecitato la messa a punto di questo studio, di disegno retrospettivo, che ha reclutato 55 pazienti con JIA che avevano iniziato un trattamento con farmaci biologici fino a 24 mesi dalla diagnosi di malattia. L’età mediana alla diagnosi era pari a 8 anni (IQR= 3-13 anni), mentre quella mediana all’inizio del trattamento con farmaci biologici era pari a 9 anni (IQR= 3-13 anni).
I sottotipi di JIA maggiormente rappresentati in questo campione di pazienti erano quello persistente oligoarticolare (25,5%), quello sistemico (18,2%) e l’artrite legata all’entesite (16,4%).
I DMARDcs rappresentavano il gruppo di farmaci più frequentemente prescritto in questi pazienti (83,6%). Nel complesso, il 54,5% aveva iniziato un trattamento con un DMARDb a 6 mesi dalla diagnosi, il 27,3% da 7 a 12 mesi, il 12,7% da 13 a 18 mesi e il 5,5% da 19 a 24 mesi.
Risultati principali
A due anni dalla diagnosi di malattia, il 78,2% dei pazienti era in remissione. Rispetto ai pazienti con altre tipologie di JIA, quelli con manifestazione oligoarticolare estesa, poliarticolare sieronegativa al fattore reumatoide e con artrite psoriasica avevano maggiori probabilità di presentare attività di malattia a 24 mesi (p=0,004)…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Artrite idiopatica giovanile, un trattamento più precoce con i farmaci biologici migliora gli outcome di malattia #ACR2020”, PHARMASTAR
