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Artrite reumatoide e Lupus – Nuovo studio ribadisce sicurezza d’impiego dell’idrossiclorochina

Le note vicende sul suo possibile impiego nella pandemia Covid-19 ne hanno un pò minato l’immagine di farmaco sicuro. Eppure l’idrossiclorochina (HCQ) è utilizzata da tempo in piena sicurezza in Reumatologia Non devono, pertanto, destare particolare scalpore le evidenze rassicuranti sul suo impiego provenienti dal recente Congresso ACR. che mostrano come il farmaco antimalarico non si associ a un prolungamento significative dell’intervallo QTc nei pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) o lupus eritematoso sistemico (LES), anche dopo aggiustamento dei risultati per la presenza di fattori confondenti

Qualche informazione sulla lunghezza dell’intervallo QT e sul prolungamento dell’intervallo QTc
Con il termine intervallo QT si intende il tratto di ECG che si estende dall’inizio del complesso QRS fino al termine dell’onda T. L’intervallo QT esprime il tempo necessario al miocardio ventricolare per depolarizzarsi e ripolarizzarsi.

L’intervallo QT dipende dalla frequenza cardiaca, ovvero maggiore è la frequenza cardiaca minore è l’intervallo QT; pertanto, la valutazione generale sulla normalità di questo parametro impone una correzione per la frequenza cardiaca, che viena espressa come QTc.

I valori normali dell’intervallo QT corretto (o QTc) sono compresi fra 0.30 e 0.44 (0.45 per le donne) secondi.

Nel 2011, sia l’ACC che l’AHA hanno raccomandato di considerare anormale un QTc> 470 ms negli uomini e >480 ms nelle donne. Il superamento di queste soglie, infatti, espone al rischio di aritmie ventricolari potenzialmente letali.

Razionale  e disegno dello studio
“HCQ – spiegano i ricercatori – rappresenta un farmaco cardine della terapia del LES, mentre viene utilizzata in monoterapia e in combinazione con DMARDcs nell’AR”.
“Tuttavia – aggiungono – è noto che con l’impiego a lungo termine di questo farmaco si possono accumulare metaboliti in diversi tessuti e organi (cute, occhi e cuore), inducendo effetti avversi che possono essere potenzialmente letali”.

“Non solo: il suo recente impiego nel trattamento di Covid-19 ha sollevato timori sulla possibilità di un prolungamento del QTc e lo sviluppo di aritmie: in uno studio pubblicato nel corso dell’anno, fino al 19% dei pazienti trattati con questo farmaco antimalarico ha mostrato intervalli QT >500 ms (2), con un caso di torsione di punte (TdP) che è un’aritmia potenzlalmente fatale”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Idrossiclorochina e rischio cardiaco, nuovo studio ribadisce sicurezza d’impiego nell’artrite reumatoide e nel lupus #ACR2020”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//orto-reuma/idrossiclorochina-e-rischio-cardiaco-nuovo-studio-ribadisce-sicurezza-dimpiego-nellartrite-reumatoide-e-nel-lupus-acr2020-33909