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Sclerosi multipla primariamente progressiva (SMPP) – Trattamento con ocrelizumab mantiene benefici dopo 6 anni di trattamento

Durante un’estensione in aperto dello studio ORATORIO, i pazienti con sclerosi multipla (SM) primaria progressiva (SMPP) trattati in modo continuativo con ocrelizumab hanno riscontrato maggiori benefici per quanto riguarda le misure di progressione della malattia rispetto ai pazienti che sono passati dal placebo. I risultati sono stati pubblicati online su “The Lancet Neurology”

Le evidenze dello studio ORATORIO
«Il periodo in doppio cieco dello studio ORATORIO ha stabilito ocrelizumab come il primo trattamento a mostrare un beneficio sulla progressione della disabilità e sulle misure di risonanza magnetica (RM) nei pazienti con SMPP» ricordano gli autori, guidati da Jerry S. Wolinsky, professore emerito presso la McGovern Medical School dell’University of Texas Health Science Center, a Houston.

«Dopo il completamento del periodo in doppio cieco e l’apertura del cieco dei centri di studio, i pazienti potevano entrare in una fase di estensione in aperto, lungo un periodo di controllo esteso» aggiungono. ORATORIO era uno studio di fase 3 in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, condotto in 182 sedi in 29 paesi. Ha arruolato adulti di età pari o inferiore a 55 anni con punteggi EDSS (Expanded Disability Status Scale) compresi tra 3 e 6,5.

All’inizio del periodo in doppio cieco, i ricercatori hanno assegnato in modo randomizzato 488 pazienti al gruppo di trattamento e 244 al gruppo placebo. Sono stati esclusi i pazienti precedentemente trattati con terapie mirate alle cellule B o altri farmaci immunosoppressori, nonché i soggetti con una storia di malattia recidivante-remittente, secondaria progressiva o recidivante progressiva.

I dati dell’estensione in aperto
Tra tutti i pazienti assegnati in modo randomizzato al gruppo intent-to-treat, 544 hanno completato il periodo in doppio cieco fino alla 144a settimana; 527 hanno iniziato la fase di estensione in aperto e 451 vi stavano ancora partecipando al momento della pubblicazione. I ricercatori hanno analizzato i dati dell’estensione in aperto dopo 6,5 anni di studio; un anno di studio era pari a 48 settimane di calendario…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Sclerosi multipla primariamente progressiva, ocrelizumab mantiene i benefici dopo 6 anni di trattamento”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//neuro/sclerosi-multipla-primariamente-progressiva-ocrelizumab-mantiene-i-benefici-dopo-6-anni-di-trattamento-33777