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Crohn da moderato a grave – In fase 2 mirikizumab migliora sintomi e riduce infiammazione

Sono stati resi noti, durante la settimana europea di gastroenterologia (UEG Week) 2020, i risultati a 52 settimane dello studio Serenity di fase 2 su mirikizumab che hanno mostrato un miglioramento continuo dei sintomi e una riduzione dell’infiammazione della mucosa intestinale in pazienti con malattia di Crohn da moderatamente a gravemente attiva

Questi dati di fase 2 rafforzano la continua valutazione di mirikizumab nel programma VIVID di fase 3 in corso, come potenziale trattamento per i pazienti con malattia di Crohn.
Il Crohn, che rientra nelle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) può causare infiammazione sistemica manifestata come dolore addominale, diarrea, febbre, perdita di peso e portare a ostruzione intestinale, fibrosi e altre complicazioni.

Mirikizumab è un anticorpo monoclonale IgG4 umanizzato che si lega alla subunità P19 dell’interleuchina 23. Mirikizumab è in fase di studio per il trattamento di malattie immunitarie, tra cui psoriasi, colite ulcerosa e morbo di Crohn.

Lo studio SERENITY ha incluso un periodo di induzione di 12 settimane e un periodo di trattamento continuato di 40 settimane, che hanno valutato la sicurezza e l’efficacia di più regimi di dosaggio e due metodi di somministrazione fino alla settimana 52 misurata dalla risposta endoscopica, che riflette una sostanziale riduzione dell’infiammazione del rivestimento dell’l’intestino come visto dall’endoscopia e dalla remissione dei risultati riferiti dal paziente (PRO), due importanti obiettivi del trattamento nella malattia di Crohn.

Nel periodo di induzione, i pazienti sono stati randomizzati in quattro bracci di trattamento per ricevere placebo o una delle tre dosi di mirikizumab per via endovenosa.
A 12 settimane, i pazienti che hanno mostrato un miglioramento endoscopico sono stati randomizzati a continuare il trattamento con mirikizumab, somministrato per via endovenosa o sottocutanea. I pazienti che non hanno mostrato miglioramenti endoscopici o che erano stati randomizzati al braccio placebo nell’induzione sono stati assegnati a ricevere il trattamento con mirikizumab per via endovenosa…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Malattia di Crohn da moderata a grave, mirikizumab migliora i sintomi e riduce l’infiammazione”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//gastro/malattia-di-crohn-da-moderata-a-grave-mirikizumab-migliora-i-sintomi-e-riduce-linfiammazione-33558