Carcinoma ovarico epiteliale – La chemio settimanale non risulta più efficace di quella standard
“Secondo i risultati dello studio ICON8 presentati al congresso virtuale della European Society of Medical Oncology (ESMO) la chemioterapia dose-dense, somministrata ogni settimana, non migliora la sopravvivenza libera da progressione (PFS) e la sopravvivenza globale (OS) delle pazienti con carcinoma ovarico epiteliale rispetto allo schema standard, ripetuto ogni tre settimane
«L’associazione di platino e paclitaxel somministrata ogni 3 settimane per 6-8 cicli è stata la pietra miliare del trattamento di prima linea del carcinoma epiteliale ovarico» ha commentato Andrew Clamp specialista in oncologia medica della Christie NHS Foundation Trust.
«Esiste un importante razionale per la valutazione della terapia settimanale di paclitaxel; studi preclinici condotti in modelli animali hanno evidenziato che la chemioterapia metronomica con taxani può migliorare la drug delivery, aumentare l’apoptosi della cellula tumorale e ridurre l’angiogenesi».
Lo studio ICON8
Lo studio ha arruolato 1.566 pazienti con tumore ovarico in stadio FIGO IcG3-IV. Le pazienti sono state assegnate a tre gruppi di trattamento, secondo un rapporto di 1:1:1.
Nel primo gruppo (n=522) la chemioterapia standard (q3w carboplatino AUC5/6 più q3w paclitaxel 175 mg/m2) è stata somministrata ogni tre settimane…”
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Fonte: “Carcinoma ovarico epiteliale, chemio settimanale non superiore a quella standard nel migliorare la sopravvivenza. #ESMO20”, PHARMASTAR