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Ictus ischemico da grandi vasi – Trattamento endovascolare (EVT) può ampliare finestra terapeutica fino a 10 giorni

Uno studio di notevole rilevanza clinica, pubblicato su “JAMA Neurology”, suggerisce che i pazienti colpiti da ictus ischemico con occlusione dei grandi vasi circolatori anteriori che si presentano molto tardi all’accettazione – da >16 ore a 10 giorni dal momento in cui erano riconosciuto bene (LKW) – possono trarre beneficio dal trattamento endovascolare (EVT)

«L’importanza dello studio» spiegano gli autori, guidati da Beom Joon Kim, dell’Ospedale Universitario Nationale Bundang di Seul (Corea del Sud) «sta ne fatto che l’EVT dopo ictus ischemico dovuto all’occlusione emergente di grandi vasi è solitamente limitato da una finestra specifica inferiore a 16-24 ore dall’ultima volta che il paziente è stato identificato (LKW), mentre i pazienti con progressione lenta e circolazione collaterale tenace possono persistere oltre le 16 ore».

Alla luce di questi fatti, gli obiettivi del studio erano stimare la prevalenza di tessuti recuperabili a 16 ore o più da LKW dopo ictus ischemico a causa dell’occlusione emergente di grandi vasi e studiare l’efficacia dell’EVT nell’occlusione ritardata di grandi vasi.

L’impostazione dello studio e i principali esiti
In questo studio caso-controllo, su un totale di 8.032 pazienti con ictus o attacco ischemico transitorio che sono stati ammessi tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2018, in un unico ospedale universitario di riferimento, 150 pazienti sono stati identificati retrospettivamente per avere un ictus ischemico acuto con occlusione dell’arteria carotide interna o dell’arteria cerebrale media, un punteggio della National Institutes of Health Stroke Scale al basale di 6 o più ed essere arrivati a 16 ore o più dal momento LKW. La decisione per l’EVT è stata presa da un medico curante secondo il protocollo istituzionale.

Sono stati quantificati retrospettivamente i parametri del nucleo ischemico al basale, dello stato della circolazione collaterale e i parametri perfusionali alla tomografia computerizzata o alla risonanza magnetica.

Le immagini di follow-up, valutate a una mediana di 93 ore (range inter quartile, 66-120 ore) dopo l’arrivo, sono state utilizzate per valutare l’infarto finale e la trasformazione emorragica. Il risultato principale è stato il punteggio della scala Rankin modificata a 90 giorni.

I risultati emersi
Per 150 pazienti (81 uomini [54%]; età media [DS] di esordio, 70,1 [13,0] anni; punteggio mediano della National Institutes of Health Stroke Scale, 12 [intervallo interquartile, 8-18]), la mediana ischemica del core ischemico era di 11,5 mL (intervallo interquartile, 0-39,1 mL), il volume mediano del core ischemico (> 6 secondi) era 55,0 mL (intervallo interquartile, 15-128 mL) e il rapporto mediano di disallineamento era 4,0 (intervallo interquartile, 0,9- 18.3)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ictus ischemico da grandi vasi, il trattamento endovascolare può ampliare la finestra terapeutica fino a 10 giorni”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/ictus-ischemico-da-grandi-vasi-il-trattamento-endovascolare-pu-ampliare-la-finestra-terapeutica-fino-a-10-giorni-33107