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Post intervento coronarico percutaneo (PCI) con stent a eluizione di farmaco (DES) – Breve doppia terapia antipiastrinica seguita da inibitore P2Y12

I risultati di un’ampia meta-analisi di rete – pubblicata su “Circulation” -gettano ulteriore supporto per un cambiamento di paradigma nel modo in cui la doppia terapia antipiastrinica (DAPT) dovrebbe essere mantenuta dopo l’intervento coronarico percutaneo (PCI) con stent a eluizione di farmaco (DES)

«Suggeriamo che per i pazienti che non sono ad alto rischio, la maggior parte del tempo della DAPT a breve-termine per meno di 6 mesi seguita da una monoterapia con un inibitore P2Y12 sia la strada da seguire» scrivono gli autori, guidati da Safi U. Khan, della West Virginia University di Morgantown, WV).

«Se però si è preoccupati preoccupato che il paziente abbia un alto rischio ischemico, come i pazienti affetti da sindrome coronarica acuta (ACS), si può continuare la DAPT oltre i 12 mesi» proseguono.

I ricercatori aggiungono che il passaggio dall’aspirina alla monoterapia con inibitore P2Y12 è un’inevitabile “tendenza moderna” supportata dai dati contemporanei, come dimostra la meta-analisi.

I 24 studi inclusi hanno arruolato 79.073 pazienti con un follow-up mediano di 18 mesi e hanno confrontato diverse durate di DAPT. Khan e colleghi hanno scoperto che il termine esteso (> 12 mesi) era associato a un rischio più elevato di sanguinamento maggiore rispetto a tutte le altre durate di DAPT, ad eccezione di quelle con ACS.

È importante sottolineare che non vi sono state differenze significative nella mortalità tra le diverse strategie DAPT. I ricercatori dicono che la de-escalation della DAPT in questo modo consente un approccio più personalizzato che considera il rischio relativo e assoluto di ogni paziente di ischemia e sanguinamento.

Le attuali raccomandazioni USA ed europee
Le attuali linee guida dell’American College of Cardiology/American Heart Association raccomandavano l’uso della DAPT (aspirina e un inibitore P2Y12) per 6 mesi dopo PCI con DES in pazienti con sindrome coronarica cronica. Le linee guida danno la possibilità di estendere la DAPT in coloro che rimangono liberi da complicanze emorragiche e non hanno un alto rischio di sanguinamento….”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Stent, meta-analisi di rete rafforza una breve doppia terapia antipiastrinica seguita da inibitore P2Y12”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//cardio/stent-meta-analisi-di-rete-rafforza-una-breve-doppia-terapia-antipiastrinica-seguita-da-inibitore-p2y12-33101