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Diabete di tipo 2 – Una guida sull’uso degli antidiabetici che riducono il rischio cardiovascolare

La cura dei pazienti con diabete di tipo 2 si è modificata con l’introduzione di nuovi agenti ipoglicemizzanti che riducono il rischio di eventi cardiovascolari e, per questo motivo, l’American College of Cardiology (ACC) ha pubblicato, sul “Journal of American College of Cardiology”, un nuovo percorso decisionale per guidare i medici nell’uso degli inibitori del cotrasportore 2 sodio-glucosio (SGLT2) e degli agonisti del recettore GLP-1

Storicamente, gli agenti che abbassano il glucosio non erano il dominio di specialisti cardiovascolari. Ma con diversi studi negli ultimi anni che mostrano come gli inibitori SGLT2 e gli agonisti del recettore GLP-1 riducono il rischio di gravi eventi cardiovascolari avversi e la progressione della malattia renale diabetica, così come i dati che mostrano come gli inibitori SGLT2 frenano i ricoveri per insufficienza cardiaca, si sono rimescolati alcuni dei ruoli tradizionali per i medici che gestiscono i pazienti con diabete di tipo 2.

L’obiettivo del documento di consenso
«Le cose si sono trasformate da quando i farmaci erano stati inizialmente approvati per abbassare il glucosio fino ad ora, quando molti di loro hanno indicazioni cardiovascolari, per la prevenzione dell’insufficienza cardiaca e la prevenzione della morte cardiovascolare» spiega il co-presidente del comitato di scrittura Brendan Everett, MD del Brigham and Women’s Hospital di Boston.

«Volevamo aiutare i cardiologi a comprendere i benefici e i rischi dei diversi farmaci, come prescriverli e come monitorarli in futuro» aggiunge Everett.

Il co-presidente Sandeep Das, dell’UT Southwestern Medical Center di Dallas, afferma un concetto simile. «Gli effetti sulla glicemia di questi farmaci sono, per me, molto meno importanti dei loro benefici cardiovascolari e renali».

«Noi cardiologi dobbiamo essere a nostro agio nel prescrivere questi farmaci per aiutare i nostri pazienti a raggiungere i loro migliori risultati, anche se questo è un po’ fuori dalla nostra zona di comfort precedente. Vogliamo aiutare le persone a familiarizzare meglio con questi farmaci ed essere più a loro agio nell’usarli come raccomandato da questo percorso decisionale e dagli attuali standard di cura [American Diabetes Association (ADA)]».

I più noti inibitori SGLT2 e agonisti del recettore GLP-1
Gli inibitori SGLT2 includono empagliflozin, canagliflozin e dapagliflozin che sono stati testati negli studi EMPA-REG OUTCOME, CANVAS/CANVAS-R, DECLARE-TIMI 58, CREDENCE e DAPA-HF. Nell’EMPA-REG OUTCOME, per esempio, empagliflozin ha ridotto il rischio di MACE, ospedalizzazione per insufficienza cardiaca e mortalità cardiovascolare…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Dall’American College of Cardiology una guida sull’uso degli antidiabetici che riducono il rischio cardiovascolare”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//cardio/dallamerican-college-of-cardiology-una-guida-sulluso-degli-antidiabetici-che-riducono-il-rischio-cardiovascolare-33087