Malattia di Cushing – In pazienti ineleggibili alla chirurgia ipofisaria, osilodrostat normalizza i livelli di cortisolo
“L’osilodrostat orale si è dimostrato in grado di normalizzare i livelli di cortisolo nei pazienti affetti da malattia di Cushing che erano ineleggibili o non curati con chirurgia ipofisaria, secondo lo studio registrativo LINC 3 di fase III, i cui risultati sono stati pubblicati online su “Lancet Diabetology & Endocrinology”
Dopo 24 settimane di trattamento in aperto con osilodrostat due volte al giorno, il 53% dei pazienti (72 su 137; IC al 95% 43,9-61,1) sono stati in grado di mantenere una risposta completa – segnalata da una media sulle 24 ore di concentrazione di cortisolo libero urinario al limite superiore della norma o inferiore – senza alcun aumento del dosaggio dopo la fase iniziale di accumulo di 12 settimane, riportano gli autori, guidati da Rosario Pivonello, dell’Università Federico II di Napoli.
Dopo il periodo di 24 settimane in aperto questi soggetti completamente responder al trattamento sono stati poi randomizzati in proporzione 1:1 per rimanere su osilodrostat o passare al placebo.
Durante questa fase di randomizzazione di 10 settimane, l’86% dei pazienti ha mantenuto la risposta completa al cortisolo se erano rimasti in trattamento con osilodrostat rispetto solo al 29% di coloro che erano passati al placebo (rapporto di probabilità [odds ratio] 13,7; IC al 95% CI 3,7-53,4; P<0,0001) – raggiungendo l’endpoint primario dello studio.
Per quanto riguarda gli eventi avversi, più della metà dei pazienti ha sperimentato ipocortisolismo e, tra I più comuni, erano inclusi nausea (42%), mal di testa (34%), fatigue (28%) e insufficienza surrenale (28%). «Oltre a un’attenta regolazione della dose e al monitoraggio dei rischi noti associati a osilodrostat, i nostri risultati indicano una considerazione positiva del rapporto rischio/beneficio del trattamento per la maggior parte dei pazienti con malattia di Cushing» concludono i ricercatori.
Il disegno dello studio LINC 3, più in dettaglio
Questo inibitore orale della 11β-idrossilasi, l’enzima coinvolto nell’ultima fase della sintesi del cortisolo, è stato approvato da EMA e AIFA nel gennaio 2020 e dalla FDA nel marzo 2020 sulla base di questi risultati ed è attualmente disponibile in compresse rivestite di pellicola da 1 mg, 5 mg e 10 mg…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Cushing, osilodrostat normalizza i livelli di cortisolo nei pazienti ineleggibili alla chirurgia ipofisaria”, PHARMASTAR