Tumori rari – Linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario, risulta promettente il coniugato anticorpo-farmaco (ADC) loncastuximab tesirina
“Il coniugato anticorpo-farmaco (ADC) loncastuximab tesirina, progettato per colpire e uccidere le cellule B tumorali che esprimono l’antigene CD19, ha ottenuto risultati promettenti in due trial clinici condotti in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) recidivante o refrattario

I dati dei due trial sono stati presentati al convegno annuale della European Association of Hematology (EHA), che quest’anno si è tenuto in modalità virtuale per via dell’emergenza Covid-19.
Nello studio di fase 2 LOTIS 2, il tasso di risposta complessivo (ORR) è risultato del 48,3% e il tasso di risposta completa del 24,1%, con una tossicità gestibile. Lo studio di fase 1/2 LOTIS 3, in cui il farmaco è stato dato in combinazione con ibrutinib, ha dimostrato il potenziale dell’ADC di essere utilizzato in linee di trattamento precedenti in associazione ad altre terapie.
Il razionale degli studi
La chemio-immunoterapia, con o senza radioterapia, rappresenta il trattamento iniziale più comune del DLBCL. La risposta al trattamento iniziale è elevata; tuttavia, una percentuale significativa di pazienti sviluppa una recidiva.
La prognosi sfavorevole per i pazienti con recidiva, in particolare quelli con malattia chemiorefrattaria con un breve intervallo tra remissione e recidiva, o quelli che sviluppano recidiva dopo una terapia ad alto dosaggio e il trapianto di cellule staminali, evidenzia la presenza di un bisogno non soddisfatto per i pazienti con DLBCL recidivante o refrattario.
Nel tessuto umano normale, l’espressione dell’antigene CD19 continua attraverso la differenziazione delle cellule pre-B e B mature fino alla differenziazione terminale nelle plasmacellule; tuttavia, l’espressione di CD19 viene mantenuta nei tumori maligni ematologici a cellule B, incluso il DLBCL…”