Malattie rare – Leucemia mieloide cronica, la sostituzione con dasatinib dopo raggiungimento risposta subottimale con imatinib offre benefici
“Nei pazienti affetti da leucemia mieloide cronica in fase cronica, raggiungere rapidamente una risposta molecolare si associa a maggiori probabilità di risposta molecolare profonda (MR4,5) e a una sopravvivenza superiore
Pertanto, le linee guida NCCN e le raccomandazioni dello European LeukemiaNet (ELN) comprendono il raggiungimento di una risposta molecolare a 3 mesi come traguardo del trattamento.
Tuttavia, circa un paziente su tre trattato in prima linea con imatinib non raggiunge quest’obiettivo e non è ancora del tutto chiaro quale sia la gestione più appropriata di questi pazienti.
Al convegno della European Hematology Association (EHA), quest’anno svoltosi in modalità virtuale a causa dell’emergenza Covid-19, sono stati presentati nuovi risultati aggiornati, con un follow-up a 3 anni, dello studio DASCERN, che dimostrano come nei pazienti che hanno risposto in modo subottimale al trattamento di prima linea con imatinib, un rapido switch a un altro farmaco della stessa classe, dasatinib, offra un beneficio clinico e permetta di migliorare i tassi di risposta.
«Lo studio DASCERN è iniziato alcuni anni fa e ora siamo al terzo anno di follow up. Il trial si proponeva di valutare se i pazienti che non avevano ottenuto una risposta soddisfacente alla terapia con imatinib ottenevano una risposta migliore se passavano a dasatinib. Il punto focale dello studio era che tutti i pazienti erano resistenti o parzialmente resistenti a imatinib perché a distanza di 3 mesi dall’inizio della terapia con questo farmaco avevano ancora un BCR/ABL1 superiore al 10%» ha spiegato ai nostri microfoni l’autore principale dello studio Giuseppe Saglio, Professore Ordinario di Ematologia presso l’Università degli Studi di Torino
«Secondo l’attuale definizione dello European LeukemiaNet si tratta ancora di pazienti “warning”.
Questo gruppo di pazienti avevano due possibilità: continuare con imatinib o passare a dasatinib. L’endpoint primario era la remissione molecolare maggiore (0,1% di BCR/ABL) a distanza di 12 mesi. Già 2 anni fa, questo studio aveva confermato la superiorità di dasatinib nel raggiungere la risposta molecolare maggiore» ha aggiunto il professore…”
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Fonte: “Leucemia mieloide cronica, switch a dasatinib dopo risposta subottimale a imatinib offre benefici. #EHA2020”, PHARMASTAR