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Tumore urologico – Rivedere le linee guida di uro-oncologia sulla base dell’emergenza Covid

Per il presidente della Società scientifica Conti occorre “Rivedere le linee guida di uro-oncologia sulla base dell’emergenza Covid. Negli ultimi mesi abbiamo posticipato un quarto delle biopsie prostatiche meno urgenti. La telemedicina può essere una risorsa ma non è la panacea di tutti i problemi”

Settimane difficili per gli oltre 900mila italiani colpiti da un tumore urologico. Le nuove norme sul distanziamento sociale, previste in seguito alla pandemia da Covid-19, hanno costretto a dilazionare gli accessi nelle strutture sanitarie. Risultano così dilatati i tempi per l’esecuzione di alcuni esami diagnostici e di follow up.

È quanto emerso durante il webinar “Affrontare una cura oncologica nello scenario Covid: aspetti fisici, psicologici e relazionali” organizzato ieri dalla Società Italiana di Uro-Oncologia (SIUrO).

“In questi ultimi tre mesi abbiamo dovuto posticipare un quarto delle biopsie eseguite per il tumore della prostata – ha sottolineato Giario Conti, Segretario della SIUrO -. Si tratta di un esame tra i più frequenti per la diagnosi della neoplasia maschile più diffusa nel nostro Paese, utilizzato anche nel monitoraggio dei pazienti in sorveglianza attiva. Lo stesso vale per i controlli periodici dopo le cure oncologiche nonché per la distribuzione di alcune terapie orali, per le quali si è trovata la soluzione di dispensare la quantità necessaria per due o tre mesi di trattamento invece che per un solo mese. Tutto ciò è la chiara dimostrazione di come non siamo ancora usciti dall’emergenza Coronavirus”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore urologico. SIUrO: “Il distanziamento sociale e temporale allunga i tempi degli esami”,” Quotidiano sanità

Tratto da: https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=86958