Tumori rari – Mieloma multiplo fortemente pretrattato, per i pazienti ricaduti o refrattari belantamab mafodotin risulta promettente
“Il trattamento con belantamab mafodotin, un nuovo coniugato anticorpo-farmaco (ADC) anti-BMCA, si associa a buoni tassi di risposta, con risposte durature e un profilo di sicurezza gestibile, nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, pesantemente pretrattati, una popolazione per la quale vi è tuttora un forte bisogno terapeutico insoddisfatto
Lo dimostrano i risultati aggiornati dello studio di fase 2 DREAMM-2, presentati di recente al congresso (virtuale) della European Hematology Association (EHA), e qualche settimana prima al congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), dall’autore principale dello studio, Sagar Lonial, del Winship Cancer Institute della Emory University di Atlanta.
Il tasso di risposta obiettiva (ORR), che era l’endpoint primario del trial, è risultato del 32-35%, mentre la durata della risposta è stata di quasi un anno.
«Nel contesto di una popolazione crescente di pazienti per i quali vi è un forte unmet clinical need, già esposti agli inibitori del proteasoma, agli immunomodulanti e agli anticorpi monoclonali anti-CD38, che sono già arrivati nella terapia di prima linea, avere una risorsa terapeutica per coloro che sono refrattari a queste tre classi di farmaci permette di colmare un gap esistente fino a questo momento» ha dichiarato ai nostri microfoni Michele Cavo, Professore Ordinario di Ematologia e Direttore dell’Istituto di Ematologia ‘L. e A. Seragnoli’ dell’Università degli Studi di Bologna; Policlinico Ospedaliero Universitario ‘S. Orsola Malpighi’ di Bologna.
«Considerando la popolazione nella quale sono stati ottenuti e, soprattutto, tenuto conto che belantamab mafodotin è stato utilizzato come agente singolo, i risultati dello studio DREAMM-2 sono da considerare molto favorevolmente» ha aggiunto l’esperto.
Proprio sulla base risultati di questo studio, nel gennaio 2020 la Food and Drug Administration ha concesso la ‘priority review’, cioè un esame accelerato del dossier registrativo, a belantamab mafodotin come trattamento per i pazienti con mieloma multiplo recidivante/refrattario già trattati con un farmaco immunomodulante, un inibitore del proteasoma e un agente anti-CD38. Attualmente, belantamab mafodotin è al vaglio anche dell’autorità regolatoria europea.
I punti chiave dello studio DREAMM-2 | |
Patologia | Mieloma multiplo (MM) |
Tipo di studio: | Studio multicentrico internazionale di fase 2, a due bracci, in aperto |
Popolazione analizzata | Pazienti ricaduti/refrattari, già trattati con tre o più linee di terapia, refrattari agli immunomodulatori e agli inibitori del proteasoma e refrattari e/o intolleranti a un anti-CD38 |
N. di pazienti trattati | 196 |
Trattamento valutato | belantamab mafodotin 2,5 mg/kg o 3,4 mg/kg ogni 3 settimane, il giorno 1 di ogni ciclo, fino a progressione della malattia o tossicità non tollerabile |
Risultati principali | ORR: 32% con 2,5 mg/kg e 35% con 3,4 mg/kg DOR mediana: 11 mesi e 6,2 mesi OS mediana stimata: 14,9 mesi e 14 mesi cheratopiatia di grado ≥ 3: 44% e 42% |
Messagio chiave | Belantamab mafodotin in monoterapia dà risposte clinicamente significative e durature, con un profilo di tossicità gestibile, nel setting analizzato |
BMCA, un nuovo bersaglio terapeutico per il mieloma multiplo
Gli approcci più nuovi in studio per la cura del mieloma multiplo hanno una caratteristica in comune: hanno tutti come bersaglio l’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA), un antigene altamente espresso sulle plasmacellule mielomatose. Tra questi, oltre agli ADC come belantamab mafodotin, ci sono gli anticorpi bispecifici e le cellule CAR-T…”
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Fonte: “Mieloma multiplo fortemente pretrattato, belantamab mafodotin promettente per i pazienti ricaduti o refrattari. #EHA2020”, PHARMASTAR