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Tumore del rene – Combinazione pembrolizumab e axitinib in prima linea si conferma più efficace dello standard di cura

I dati nuovi e aggiornati dello studio di fase 3 KEYNOTE-426 confermano come, nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato, una terapia di prima linea con l’immunoterapico anti-PD-1 pembrolizumab e con l’inibitore dell’angiogenesi axitinib dia risultati migliori in termini di sopravvivenza globale (OS) e sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto all’attuale standard di cura, l’inibitore delle tirosin chinasi (TKI) sunitinib. I nuovi risultati del trial sono stati presentati al meeting (virtuale) dell’American Society of Medical Oncology (ASCO)

Il beneficio di sopravvivenza è stato osservato in tutti i sottogruppi di pazienti analizzati e non sono emersi nuovi segnali relativi alla sicurezza della combinazione dei farmaci.

«È incoraggiante osservare miglioramenti della sopravvivenza anche in un periodo di follow-up di circa 2 anni», ha spiegato Elizabeth R. Plimack, a capo della divisione di oncologia medica genitourinaria e direttore della ricerca clinica in ambito genitourinario presso il Fox Chase Cancer Center di Philadelphia. «Abbiamo esaminato anche la profondità della risposta. Nel gruppo trattato con la combinazione dei farmaci, più profonda era la risposta, più i pazienti tendevano a sopravvivere più a lungo. Questo dato non è stato osservato con sunitinib» ha aggiunto l’autrice.

«Con un follow-up di 24 mesi, la combinazione dei farmaci ha mantenuto il vantaggio in termini di sopravvivenza globale, con una riduzione del rischio di morte pari al 32%, quando somministrata come prima linea di trattamento. Questo dato indica un cospicuo aumento della speranza di vita dei pazienti con tumore del rene metastatico, non pretrattati. La combinazione dell’immunoterapico e dell’inibitore dell’angiogenesi ha portato a un vantaggio anche in termini di sopravvivenza libera da progressione e quindi in termini di comparsa dei sintomi» ha detto ai noi di PharmaStar Giuseppe Procopio, Responsabile della S.S. Oncologia Medica Genitourinaria della Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

«In base ai dati emersi da questo studio è possibile affermare che la combinazione di pemrolizumab e axitinib può essere considerata il nuovo standard di trattamento di questi pazienti» ha aggiunto l’oncologo…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore del rene avanzato, pembrolizumab più axitinib in prima linea si conferma meglio dello standard di cura. #ASCO2020”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/tumore-del-rene-avanzato-pembrolizumab-pi-axitinib-in-prima-linea-si-conferma-meglio-dello-standard-di-cura-asco2020-32583