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Carcinoma polmonare non a piccole cellule non squamoso – In pazienti fortemente pretrattati, risultati promettenti con SAR408701

Il farmaco-anticorpo coniugato (ADC) sperimentale noto, per ora, con la sigla SAR408701 (anti-CEACAM5 coniugato a DM4) ha mostrato un’attività antitumorale promettente in pazienti pesantemente pretrattati affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule, non squamoso (NSCLC NSQ), in stadio avanzato e con livelli elevati di espressione del biomarcatore CEACAM5. È quanto emerge da uno studio presentato di recente al meeting (virtuale) dell’American Society of Medical Oncology (ASCO)

Nello studio, il farmaco è risultato anche generalmente ben tollerato, con eventi avversi ematologici minimi, rispetto alla chemioterapia convenzionale.

Il disegno dello studio
Lo studio, il primo condotto nell’uomo, presentato all’ASCO è un trial di aumento progressivo e di espansione della dose, in aperto, disegnato per valutare l’efficacia e la sicurezza di SAR408701 in pazienti con tumori solidi in stadio avanzato. All’ASCO 2020 è stato riportato un aggiornamento dei dati di sicurezza ed efficacia del farmaco, relativi alla parte di espansione della dose, in 92 pazienti con NSQ NSCLC.

Gli esperti hanno valutato il grado di espressione di CEACAM5 attraverso esami immunoistochimici su campioni di tessuto tumorale. Sono state analizzate due coorti di pazienti con un’intensità di espressione di CEACAM5 ≥2+: con espressione moderata del biomarcatore (espresso in una percentuale di cellule tumorali ≥1% ma < 50%) o espressione elevata del biomarcatore (espresso nel 50% o più delle cellule tumorali).

SAR408701 è stato somministrato alla dose da 100 mg/m2 per via endovenosa ogni 2 settimane. La valutazione del tumore è stata effettuata ogni 4 cicli di terapia (8 settimane).

L’endpoint principale dello studio era il tasso di risposta globale (ORR).

Dei 92 pazienti trattati, 28 avevano un livello di espressione di CEACAM5 moderato e 64 un livello elevato del biomarcatore. L’età mediana dei partecipanti era di 62,5 anni, il 51,1% era di sesso maschile, il 70,7% aveva un performance status ECOG ≥1 e i pazienti avevano già fatto una mediana di tre trattamenti precedenti per la malattia avanzata, tra cui gli agenti anti-tubulina (60,9%) e anti PD1/PDL1 (75%).

Risultati di efficacia
Nella coorte di pazienti con espressione moderata del biomarcatore, sono state osservate due risposte parziali confermate (ORR pari al 7,1%), mentre nella coorte con espressione elevata di CEACAM5, 13 pazienti hanno ottenuto una risposta parziale confermata (ORR 20,3%; IC al 95% 12,27%-31,71%,) e 28 (43,8%) hanno ottenuto la stabilizzazione della malattia. In 45 pazienti trattati precedentemente con anti PD1/PDL1 l’ORR è risultato del 17,8%…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Carcinoma polmonare non a piccole cellule non squamoso: risultati promettenti con SAR408701, nuovo farmaco-anticorpo coniugato, in pazienti fortemente pretrattati. #ASCO2020”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/carcinoma-polmonare-non-a-piccole-cellule-non-squamoso-risultati-promettenti-con-sar408701-nuovo-farmaco-anticorpo-coniugato-in-pazienti-fortemente-pretrattati-asco2020-32579