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Cancro al seno triplo negativo – Pembrolizumab in prima linea con chemio riduce di un terzo progressione tumore

Ogni anno in Italia circa 8.000 donne ricevono la diagnosi di tumore della mammella triplo negativo (il 15% del totale delle diagnosi di carcinoma mammario), la forma più aggressiva e difficile da curare. L’immunoterapia sta aprendo prospettive importanti per queste pazienti. Lo dimostrano i risultati positivi dello studio di fase 3 KEYNOTE-355 che ha analizzato pembrolizumab, terapia anti-PD-1 di MSD, in combinazione con la chemioterapia nel trattamento di prima linea delle pazienti con tumore della mammella triplo negativo metastatico (mTNBC)

Nel trial, che ha arruolato pazienti con una recidiva locale inoperabile o con malattia metastatica, non trattate in precedenza, e i cui tumori esprimevano PD-L1, la combinazione di pembrolizumab con la chemioterapia è risultata anche ben tollerata.

Dopo un follow-up-mediano di 26,1 mesi, nelle pazienti con espressione di PD-L1 secondo il Combined Positive Score (CPS) ≥10, la combinazione di pembrolizumab e chemioterapia ha dimostrato di offrire un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della PFS, riducendo il rischio di progressione o morte del 35% (HR 0,65; IC al 95% 0,49-0,86; P = 0,0012) e aumentando la mediana di PFS, che è risultata di 9,7 mesi nel braccio sperimentale contro 5,6 mesi nel braccio di confronto, trattato con la sola chemioterapia.

Nelle pazienti con un’espressione di PD-L1 in base al CPS ≥1, la combinazione del farmaco immunoterapico con la chemioterapia ha migliorato la PFS rispetto alla sola chemio, con una PFS mediana rispettivamente di 7,6 mesi contro 5,6 mesi (HR 0,74; IC al 95% 0,61-0,90; P = 0,0014), tuttavia, in questo sottogruppo la differenza fra i due bracci non è risultata statisticamente significativa.

I punti chiave dello studio KEYNOTE-177
Focus Pembrolizumab aggiunto alla chemioterapia di prima linea in pazienti con carcinoma mammario triplo negativo avanzato
Popolazione 847 pazienti con carcinoma mammario triplo negativo ricorrente a livello locale e non operabile o metastatico, naïve al trattamento e con DFI ≥ 6 mesi
Risultati chiave Nelle pazienti con CPS ≥ 10:
PFS 9,7 mesi con pembrolizumab più chemioterapia vs 5,6 mesi con la sola chemioterapia
Nelle pazienti con CPS ≥ 1:
PFS 7,6 mesi con pembrolizumab più chemioterapia vs 5,6 mesi con la sola chemioterapia
Significato Aggiunta di pembrolizumab alla chemioterapia di prima linea migliora in modo significativo la PFS nelle pazienti con carcinoma mammario triplo negativo localmente avanzato inoperabile o metastatico, con espressione di PD-L1 con CPS ≥ 10

Possibile nuova opzione per la terapia di prima linea per il tumore triplo negativo metastatico
«Questo studio è importante, perché, tra i diversi tipi di tumore mammario, il triplo negativo è quello con la prognosi ad oggi peggiore, sia per l’elevata aggressività biologica sia per l’assenza di efficaci terapie a bersaglio molecolare…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore del seno triplo negativo: pembrolizumab in prima linea con la chemio riduce di un terzo progressione di malattia. #ASCO2020”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/tumore-del-seno-triplo-negativo-pembrolizumab-in-prima-linea-con-la-chemio-riduce-di-un-terzo-progressione-di-malattia-32435