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Tumore ovarico resistente/refrattario alla chemioterapia a base di platino – Risulta promette nuovo anticorpo coniugato sviluppato con tecnologia innovativa

L’anticorpo farmaco-coniugato diretto contro il recettore alfa dei folati (FRα), conosciuto con la sigla STRO-002, ha mostrato un’attività clinica nelle pazienti con tumore ovarico resistente/refrattario alla chemioterapia a base di platino, in uno studio di fase I denominato STRO-002-GM1, presentato al Meeting virtuale AACR 2020

Una paziente ha ottenuto una risposta parziale confermata (ancora in corso) ed è in trattamento da più di 36 settimane. Altre 6 pazienti hanno ottenuto una malattia stabile (SD) confermata, di cui tre fino a 18 settimane, due fino a 27 settimane e una fino a 39 settimane. Questa paziente è rimasta in studio per 45 settimane. Altre quattro donne hanno ottenuta una SD non confermata alla valutazione a 6 settimane.

“STRO-002 è il primo anticorpo coniugato generato attraverso la sintesi di proteine senza l’utilizzo di cellule, testato in pazienti con tumori solidi. Il profilo preliminare di sicurezza e i dati relativi all’attività antitumorale e al beneficio clinico sono incoraggianti, in particolare in questa popolazione di pazienti fortemente pretrattata, resistente al platino e refrattaria”, ha spiegato R. Wendel Naumann, del Levine Cancer Institute, Carolinas HealthCare System/Atrium Health.

Lo studio STRO-002-GM1
Lo studio in aperto di fase I STRO-002-GM1 è iniziato a marzo 2019 ed è condotto in 10 centri clinici negli Stati Uniti. Al momento della presentazione dei dati, lo studio aveva arruolato 27 pazienti con tumore ovarico ricorrente, resistente al platino o refrattario, o pazienti trattate con almeno due regimi precedenti a base di platino. Le donne con carcinoma ovarico sono state arruolate indipendentemente dal loro livello di espressione di FRα. Inoltre, non c’era alcun limite al numero di regimi chemioterapici precedenti.

Tra le 27 pazienti arruolate, l’età media era di 60 anni (range, 47-76). Il tempo mediano dalla diagnosi era di 3,9 anni (range, 0,6-17,1) e il numero mediano di terapie precedenti era pari a 5 (range, 2-10). Sedici pazienti avevano ricevuto un inibitore di PARP, 20 bevacizumab, 7 un inibitore di checkpoint e 8 altre terapie sperimentali. Complessivamente, 12 pazienti avevano ricevuto più di due precedenti regimi a base di platino…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ca ovarico resistente/refrattario al platino, promette nuovo anticorpo coniugato sviluppato con tecnologia innovativa”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/ca-ovarico-resistente-refrattario-al-platino-promette-nuovo-anticorpo-coniugato-sviluppato-con-tecnologia-innovativa-32274