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Coronavirus – Novartis dona idrossiclorochina per decine di migliaia di pazienti italiani

Arriverà in Italia entro pochi giorni l’idrossiclorochina donata da Novartis ad AIFA per il trattamento di pazienti affetti da SARS-CoV2 (COVID-19). Sandoz, la divisione di Novartis che commercializza farmaci equivalenti e biosimilari, ha infatti ottenuto oggi l’autorizzazione* a distribuire  l’ingente quantitativo, del farmaco riservato al nostro paese.Le potenzialità e l’efficacia dell’idrossiclorochina nel trattamento dei pazienti colpiti dalla pandemia saranno oggetto di uno specifico studio clinico di fase III condotto in doppio cieco e con un gruppo di controllo

La donazione è parte integrante dell’impegno assunto da Novartis di mettere a disposizione 130 milioni di dosi di idrossiclorochina alle autorità sanitarie dei paesi in emergenza pandemia.

Le potenzialità e l’efficacia dell’idrossiclorochina nel trattamento dei pazienti colpiti dalla pandemia saranno oggetto di uno specifico studio clinico di fase III condotto in doppio cieco e con un gruppo di controllo che sarà condotto negli Usa su pazienti ospedalizzati affetti da Covid-19. Il trial, sviluppato a seguito di un accordo tra Novartis e la Food and Drug Administration americana, interesserà circa 440 pazienti in una dozzina di centri degli Stati Uniti e il farmaco necessario alla sperimentazione sarà fornito da Sandoz.

L’idrossiclorochina è un farmaco originariamente autorizzato come antimalarico e oggi indicato per il trattamento di alcune malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso e l’artrite reumatoide. Lo scorso 17 marzo AIFA** ne ha autorizzato la rimborsabilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale quando utilizzato per il trattamento dei pazienti affetti da COVID-19, secondo  lo schema posologico indicato nella stessa Determina. Sandoz distribuirà direttamente idrossiclorochina in tutte le regioni italiane.

“L’estrema urgenza di trovare soluzioni per i tanti pazienti con infezione da SARS-CoV-2 non ci consente di rispettare i canoni tradizionali della ricerca clinica e dobbiamo giocoforza fare riferimento ai dati preclinici ed anche alle nostre intuizioni” chiarisce Pierluigi Viale, direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. “In questo senso riponiamo fiducia nell’idrossiclorochina, farmaco la cui attività antivirale è nota da tempo, sebbene non sia mai stato oggetto di trial clinici controllati. In più la sua significativa azione anti infiammatoria conferisce a idrossiclorochina un potenziale ruolo come farmaco anti SARS-CoV-2, in grado di agire sia sulla fase di replicazione virale sia su quella di risposta infiammatoria up-regolata. Non sarà certo la tanto desiderata panacea e sicuramente le evidenze sin qui maturate non bastano a definirla tale, ma il suo utilizzo esteso, associato ad un precoce catching dei pazienti sintomatici, rappresenta una strategia coerente, meritevole di essere  testata in  condizioni sperimentali”.

In Italia si calcola che, grazie alla donazione Sandoz autorizzata oggi, diverse decine di migliaia di pazienti  potranno avere accesso a trattamento  con questo farmaco…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Covid-19, Novartis dona idrossiclorochina  per decine di migliaia di pazienti italiani. Al via grande studio con egida Fda”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/covid19/covid-19-novartis-dona-idrossiclorochina-per-decine-di-migliaia-di-pazienti-italiani-al-via-grande-studio-con-egida-fda-32031