Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Coronavirus – Verso nuovo decreto, con misure prorogate per altri 15 giorni

Il premier varerà il nuovo decreto domani, confermando il lockdown. La fase 2 non scatterà più dopo Pasqua

ROMA . Alla fine gli scienziati questa mattina il loro compitino a Conte lo consegneranno. Dicendo, «per noi le condizioni per ripartire non ci sono ancora. E tanto meno per mandare la gente a spasso. Ma se proprio si deve limitiamo la ripartenza a qualche comparto industriale più essenziale e seguendo le misure di sicurezza che vi suggeriamo». Meno di una mezza apertura che lascia comunque il cerino in mano al premier che al «suo» Comitato scientifico (Cts) lo aveva detto chiaro e tondo: «Non posso fare quello che voi dite, l’economia deve ripartire o il Paese rischia di fallire. E non possiamo nemmeno obbligare troppo a lungo la gente a casa». Sta di fatto che il nuovo dpcm di Conte, in arrivo venerdì, confermerà il lockdown per altri quindici giorni.

Altra questione sulla quale il Cts si è spaccato, con una parte favorevole a far uscire dalla quarantena anziani e bambini e altri no. Una linea di prudenza sostenuta dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che nell’incontro tra il governo e le delegazioni dei partiti ha detto che affrettare la riapertura ora rischia di portarci alla casella di partenza. Trovando una sponda inaspettata in Salvini. Del resto che non sia il momento di allentare le restrizioni l’ha detto ieri l’Oms e lo ha ribadito al telefono proprio a Speranza la Commissaria Ue Stella Kyriakides, leggendogli l’ultimo rapporto del Centro europeo per il controllo delle malattie, che invita gli Stati a non mollare senza aver pronto un sistema di test e sorveglianza. Che dopo Pasqua ancora non avremo. Però anche la pressione del mondo industriale è tanta.

La Confindustria delle regioni epicentro dell’epidemia, Lombardia, Emilia, Piemonte e Veneto ieri è scesa in campo sottoscrivendo un’agenda per la riapertura e chiedendo al governo di fare presto, Mentre sono decine di migliaia le richieste di apertura in deroga sui tavoli dei prefetti. Soprattutto da parte delle imprese metalmeccaniche. Che il governo non autorizzerà a riaprire dopo Pasqua, ma il 20 aprile magari sì. Conte ne ha già parlato con il leader della Cgil Landini, mentre Francesca Re David, segretario nazionale Fiom, detta le condizioni: «Rispetto dei protocolli di sicurezza e potenziamento dei controlli, soprattutto nelle piccole e medie imprese, potenziando la rete degli ispettori del lavoro, anche a costo di richiamare quelli in pensione». Indicazioni non distanti da quelle che fornirà il comitato al governo…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Coronavirus, gli scienziati contrari ad aprire le aziende. Conte: Italia chiusa per altri 15 giorni”, LA STAMPA

Tratto da: https://www.lastampa.it/politica/2020/04/09/news/coronavirus-gli-scienziati-contrari-ad-aprire-le-aziende-conte-italia-chiusa-per-altri-15-giorni-1.38695924