Coronavirus – Al via studio su gravità infezione e patologie esistenti
“Affrontare l’epidemia di Covid-19 significa approfondire tutti gli aspetti dell’infezione, dando così ai clinici in prima linea, in tempi possibilmente brevi, le conoscenze più ampie per gestire i pazienti
È questo lo scopo di uno studio coordinato dal Dipartimento di epidemiologia e prevenzione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (IS) con il contributo dell’Università di Pisa, dell’Università dell’Insubria di Varese-Como e di Mediterranea Cardiocentro, Napoli. Al centro della ricerca vi sono le correlazioni tra infezione da coronavirus e le patologie già presenti nelle persone colpite.
“Le informazioni oggi disponibili sui pazienti Covid-19 – dice Licia Iacoviello, direttore del Dipartimento e professore di Igiene all’Università dell’Insubria – ci mostrano che alcune patologie, tra le quali soprattutto quelle cardiovascolari e l’ipertensione, rappresentano condizioni frequentemente correlate alla gravità del quadro clinico da coronavirus. È urgente studiare queste interazioni, approfondendo in particolare il ruolo delle terapie farmacologiche che i pazienti seguivano per tale malattie”.
Sono 18 i centri clinici italiani che hanno aderito sinora allo studio, da quelli situati nei territori più colpiti della Lombardia a quelli del centro e del sud Italia, compresa la Sicilia. Altri hanno già manifestato l’intenzione di partecipare a questa ricerca, mentre un forte interesse è venuto anche da alcune cliniche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
“Stiamo registrando – dice Augusto Di Castelnuovo epidemiologo del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed, attualmente presso Mediterranea Cardiocentro di Napoli – una grande attenzione a tutti i livelli, e per questo siamo costantemente al lavoro per predisporre nel modo più efficiente il sistema di raccolta e di analisi dei dati provenienti da tutte queste strutture”.
Lo studio è di tipo osservazionale, quindi prevede la raccolta di dati sui pazienti ricoverati per Covid-19 nei centri partecipanti. Le informazioni saranno sottoposte ad analisi statistiche per individuare i fattori che possono determinare un decorso più o meno grave della malattia. “Sono orgoglioso dei nostri ricercatori che in poco tempo si sono fatti promotori e portabandiera di una indagine ad ampio respiro i cui risultati saranno rapidamente trasferiti alla comunità medica e scientifica italiana e internazionale – afferma Giovanni de Gaetano, presidente dell’Irccs Neuromed – Lo studio raccoglierà anche dati su alcune delle terapie adottate durante il ricovero per fronteggiare l’infezione…”
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Fonte: “Coronavirus, al via studio su gravità infezione e patologie esistenti”, adnkronos