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Carcinoma prostatico resistente alla castrazione metastatico (mCRPC) – L’efficacia di enzalutamide è stata confermata nella vita reale

I pazienti con carcinoma della prostata resistente alla castrazione e metastatico (mCRPC) trattati con l’antiandrogeno enzalutamide nella pratica clinica mostrano tassi sovrapponibili di riduzione del PSA (antigene prostatico specifico) e del tempo alla progressione del PSA rispetto ai pazienti trattai nello studio di fase III PREVAIL. E’ quanto emerso da un’analisi dei dati di vita reale sul farmaco pubblicata sul Journal of Clinical Oncology

L’analisi ha incluso i dati relativi agli uomini trattati con enzalutamide tra settembre 2014 e febbraio 2018, prima dell’approvazione del farmaco da parte dell’Fda per l’uso in pazienti con CRPC non metastatico. Sono stati esclusi dall’analisi coloro che avevano ricevuto in precedenza una chemioterapia e/o abiraterone acetato. Tra i 931 uomini valutabili, la maggioranza aveva un’età ≥60 anni (>95%) ed erano diabetici (17,0%).

Il periodo mediano di follow-up era di 12,5 mesi, durante il quale sono stati eseguiti in media 4 test del PSA a distanza di 2 mesi uno dall’altro. Nel 55,0% e nel 23,8% dei pazienti è stata riportata rispettivamente una riduzione del PSA ≥50% e ≥90%. La migliore risposta era una riduzione media del PSA pari al 58% e il 14,2% dei pazienti ha raggiunto un valore di PSA non rilevabile. Il tempo mediano alla progressione del PSA era di 18,5 mesi (95% di CI, 15,6-23,7).

Nello studio PREVAIL, il tempo mediano alla progressione del PSA con enzalutamide era di 11,2 mesi, e nel 78% e nel 47% dei pazienti è stato riportato un declino del PSA ≥50% e ≥90%, rispettivamente. Il PSA mediano al basale era inferiore nell’analisi, il che può spiegare il tempo più lungo alla progressione del PSA rispetto a quanto osservato nello studio PREVAIL. Inoltre, la minore percentuale di pazienti che mostravano una riduzione del PSA ≥50% e ≥90% nell’analisi può essere il risultato di un monitoraggio del PSA meno frequente rispetto a quello osservato nello studio clinico, secondo l’autore principale dello studio Stephen J. Freedland.

«Abbiamo estratto i dati di quasi 1000 uomini trattati con enzalutamide impiegato nella vita reale. Abbiamo avuto accesso a un sistema di cartelle cliniche utilizzato da molti urologi in tutto il Paese. Circa il 30% degli urologi negli Stati Uniti utilizza questo sistema», ha spiegato la Dr.ssa Freedland, in un’intervista a OncLive…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Carcinoma prostatico resistente alla castrazione metastatico, efficacia di enzalutamide confermata nella vita reale”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/carcinoma-prostatico-resistente-alla-castrazione-metastatico-efficacia-di-enzalutamide-confermata-nella-vita-reale-31578