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Tumori rari – Sarcomi tessuti molli, nuove frontiere per l’immunoterapia

Scoperto ruolo delle cellule B in alcuni tipi di questi tumori

(ANSA) – ROMA – Nuove speranze in vista nel trattamento dei sarcomi dei tessuti molli. Uno studio pubblicato su Nature ha dimostrato che le cellule immunitarie di tipo B svolgono un ruolo importante nella risposta di alcuni di questi tumori rari all’immunoterapia. In precedenza, infatti, si pensava che solo le cellule T potessero agire in questo modo.

La scoperta contribuisce a spiegare la differenza nella risposta all’immunoterapia in alcuni tipi di sarcoma e apre la strada alla personalizzazione dei trattamenti per i pazienti.

L’immunoterapia, che prevede la somministrazione di farmaci capaci di “risvegliare” il nostro sistema immunitario per attaccare le cellule cancerose, ha rivoluzionato negli ultimi anni il trattamento in alcuni tumori solidi ed è in fase di studio anche nei sarcomi dei tessuti molli.

Questi ultimi sono un gruppo eterogeneo di tumori che colpiscono i tessuti molli del corpo come grasso, muscoli, tessuto fibroso, sangue e vasi linfatici, nervi.

Ve ne sono oltre 80 diversi tipi, ognuno dei quali ha proprie caratteristiche biologiche e cliniche. “Alcuni di loro presentano una buona risposta a farmaci immunoterapici – immune checkpoint inhibitors – mentre altri non rispondono.

È quindi cruciale studiare in modo sempre più approfondito la biologia di questi tumori e del loro microambiente per cercare di identificare possibili trattamenti mirati sul piano immunoterapico”, commenta Ornella Gonzato presidente del Trust Paola-ReteSarcomaOnlus. Finora l’attenzione è stata essenzialmente focalizzata sui linfociti T, cellule immunitarie in grado di riconoscere le cellule infette o cancerose. Ora un team internazionale guidato da Wolf Hervé Fridman, dell’Istituto francese della salute e della Ricerca medica (INSERM), è riuscito a identificare altri potenziali marcatori.

Hanno analizzato 608 tumori, classificandoli in gruppi in base alla composizione del loro microambiente tumorale, individuando 5 differenti classi in base alla loro risposta immunologica: dalla A in cui non si ha nessuna risposta alla E in cui si ottiene la miglior risposta.

Questi ultimi presentano aggregati di vari tipi cellulari con alti livelli di cellule B, chiamati strutture linfoidi terziarie e i ricercatori hanno osservato che una risposta immunitaria antitumorale inizia proprio al loro interno, dimostrando così che le cellule B potrebbero svolgere un ruolo contro il tumore.

“La prudenza è sempre d’obbligo …”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Sarcomi tessuti molli, nuove frontiere per l’immunoterapia”, ANSA.it S&B > Focus Sarcomi

Tratto da: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/dossier_sarcomi/2020/02/13/sarcomi-tessuti-molli-nuove-frontiere-per-limmunoterapia_4170b445-ca62-4a44-9489-0b5eaf8182df.html