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Fegato grasso – La malattia del prossimo futuro

Una persona su 4 ha il fegato grasso ma con molta probabilità non ne è a conoscenza o ignoro l’importanza del problema. I numeri salgono vertiginosamente nei pazienti diabetici, in cui la steatosi epatica si verifica nel 69,7% dei casi. Ma cos’è il fegato grasso e quando la situazione precipita fino alla steatoepatite non alcolica? Cercheremo di fare un po’ di chiarezza

La confusione in merito alla NAFLD o fegato grasso non alcolico è tanta. Innanzitutto si parla di “non alcolico” per distinguerla dall’accumulo di grasso alcool correlato.

Cosa vuol dire “non alcolico”
Non alcolico vuol dire che ci sono altri fattori, e non l’alcool, alla base dell’insorgenza del problema come obesità, diabete, dislipidemie, sedentarietà. L’entità del danno potrebbe essere limitata se venissero seguite le “solite” raccomandazioni sullo stile di vita regolare, che spesso risuonano come un consiglio banale e dunque inascoltato.

Eppure in questo caso, alcune piccole accortezze potrebbero non portare all’accumulo di grasso nel fegato oppure, nei soggetti in cui la steatosi è già evidente, riuscire a far regredire la malattia.
Il fegato può essere definito grasso quando contiene un quantità di lipidi superiore al 5%, ma basta poco per far sparire questo accumulo e quindi eliminare l’eventuale danno.

E’ difficile per un medico di medicina generale identificare questi soggetti in quanto, negli ambulatori e quindi nella vita reale, il paziente non presenta solo malattia del fegato grasso ma anche altre problematiche concomitanti che rendono l’identificazione ancora più complessa.
Inoltre, la malattia avanza in maniera subdola, senza sintomi rilevanti anche nel passare dallo stato di fegato infiammato a fibrotico. Diventa sintomatica solo quando si arriva al danno cirrotico.

Alcuni segni possono far sospettare il problema, come un aumento della circonferenza vita dovuto ad obesità viscerale, anche se alcune forme, più rare, si presentano senza questo aumento e riguardano soggetti magri.

1 persona su 4 ha il fegato grasso
Un’analisi fatta da Petta et al nel 2018 su una popolazione di soggetti palermitani ha evidenziato come il 27% della popolazione presenta NAFLD (in linea col dato europeo di 1:4) di cui il 25% ha NAFLD pura mentre il 2% ha NAFLD con fibrosi. La stessa analisi ha mostrato anche una stratificazione per fasce d’età evidenziando una distribuzione maggiore nei soggetti tra i 50 e i 59 anni (circa 30%) e tra i 60 e i 69 anni (38.1%).

Nei pazienti diabetici la percentuale sale al 68%, come precisa un lavoro di Younossi et al 2019.
I soggetti diabetici vengono generalmente inseriti in percorsi che prevedono visite ed analisi a precisi intervalli di tempo per seguire l’eventuale insorgenza di nefropatia, retinopatia, rischio carotideo cardio-vascolare ma non per il fegato grasso. Questa è una mancanza importante e tale follow up andrebbe aggiunto agli altri vista l’alta frequenza di presentazione.

Tornando all’evoluzione della steatosi epatica bisogna sottolineare che a lungo andare inizia a comparire la fibrosi…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Circonferenza vita eccessiva? Potrebbe trattarsi di fegato grasso, la malattia del prossimo futuro”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/gastro/circonferenza-vita-eccessiva-potrebbe-trattarsi-di-fegato-grasso-la-malattia-del-prossimo-futuro-30903