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Parkinson (PD) e Malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) – Un legame che può portare a nuove terapie

Scoperte relativamente recenti della ricerca, che indicano come le prime fasi della malattia di Parkinson (PD) possano verificarsi nell’intestino, hanno preso piede negli ultimi anni. In una reviews pubblicata sul  “Journal of Parkinson’s Disease”, sono valutate le prove per un’associazione tra malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) e PD e proposte indicazioni per ricerche future

Nel corso del ventesimo secolo, si pensava che il PD fosse principalmente un disturbo del cervello, tuttavia la ricerca ha dimostrato che potrebbe effettivamente iniziare nel sistema nervoso enterico, la parte del sistema nervoso autonomo che controlla gli organi gastrointestinali.

«Il parkinsonismo probabilmente non è solo un disturbo del cervello, ma un gruppo di malattie che possono manifestarsi nella periferia, in particolare nel tratto gastrointestinale» spiega Tomasz Brudek, del Copenhagen University Hospital. «Nel loro insieme, tutti i dati, inclusi studi sull’uomo, sugli animali e sul microbioma, suggeriscono abbastanza fortemente che gli individui con una maggiore tendenza all’infiammazione periferica hanno un rischio più elevato di acquisire PD».

L’impatto dell’alterazione del microbiota sul rischio di sviluppo di malattie neurodegenerative
«Dato il ruolo potenzialmente critico della patologia intestinale nella patogenesi del PD, c’è motivo di sospettare che l’IBD possa avere un impatto sul rischio di PD» aggiunge.

Questa review esplora e discute le ultime conoscenze sui collegamenti tra IBD e PD e presenta prove provenienti da studi su animali che le alterazioni del sistema immunitario periferico possono svolgere un ruolo nel PD, che hanno il potenziale per nuove strategie terapeutiche…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Parkinson e malattie infiammatorie croniche intestinali, un legame che può portare a nuove terapie?”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/parkinson-e-malattie-infiammatorie-croniche-intestinali-un-legame-che-pu-portare-a-nuove-terapie-30770