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Pazienti oncologici – Già dalla prima visita si deve valutare lo stato nutrizionale

Parlando di malattie oncologiche non bisogna solo pensare che a causare il decesso del paziente sia la mancata efficacia delle cure e l’impatto della malattia, oggi circa un quarto di tutti i pazienti oncologici muore per le conseguenze della malnutrizione. Purtroppo questo problema è spesso ignorato o trascurato anche se il supporto nutrizionale migliora il decorso del paziente e la possibilità di sottoporsi a determinate cure. Se ne è parlato durante un simposio dedicato alla nutrizione clinica oncologica durante il congresso ESMO 2019 svoltosi a Barcellona

Come ha evidenziato Enrico Cortesi, professore di Oncologia Medica, Università La Sapienza – Policlinico Umberto I°, Roma: “nella pratica oncologica è di grande importanza la valutazione dello stato nutrizionale del paziente ma oggi i livelli di conoscenza e consapevolezza dei problemi nutrizionali sono ancora bassi tra gli operatori sanitari”.

Uno studio del 2017, the PreMiO study (Prevention Malnutrition in Oncology) che ha coinvolto 22 centri oncologici italiani per un totale di 1952 pazienti, ha evidenziato che alla prima visita oncologica viene eseguita una valutazione dello stato nutrizionale solo nel 51% dei pazienti, nel caso dei pazienti metastatici questa percentuale sale al 62%. Lo studio evidenzia che 2 su 3 pazienti oncologici riportano una perdita di peso nei 6 mesi precedenti.

Altra esperienza, questa volta francese, del 2014 coinvolgente 154 centri oncologici ha evidenziato che il 39% dei pazienti oncologici è malnutrito.
La perdita di peso è collegata a un aumento della mortalità in questi pazienti come è stato mostrato da uno studio californiano che ha considerato dati su persone con cancro del colon retto.

“La perdita di peso è spesso collegata all’instaurarsi di sarcopenia che è a sua volta associata alla prognosi del paziente oltre che all’efficacia del trattamento” ha sottolineato Julien Taieb, professore dell’HEGP di Parigi durante il simposio.
La perdita di massa muscolare si instaura anche in seguito alla tossicità di alcuni trattamenti oncologici come nel caso di: 5-fluorouracile, capecitabina, sorefenib etc.

Nei pazienti con cancro avanzato la nutrizione clinica parenterale attraverso sacche nutrizionali adeguatamente preparate può essere eseguita anche a casa del paziente.

“La supplementazione con sacche ricche in proteine può prevenire la sarcopenia quando ancora non è presente o può ridurne l’incidenza e l’entità quando già presente. Questo ovviamente impatta sulla qualità di vita, sulla sopravvivenza e probabilmente anche sull’efficacia delle terapie” ha precisato Daniele Santini, Professore di Oncologia Medica, Campus Biomedico, Roma…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Pazienti oncologici, lo stato nutrizionale va valutato ed eventualmente integrato già dalla prima visita. #ESMO2019”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/pazienti-oncologici-lo-stato-nutrizionale-va-valutato-ed-eventualmente-integrato-gi-dalla-prima-visita-30562