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Tumore del polmone non a piccole cellule – Nuova proposta per massimizzare chance di guarigione nella malattia localmente avanzata.

Presentato il 18 “a Roma, in occasione del convegno “La gestione multidisciplinare in oncologia: il caso del carcinoma polmonare non a piccole cellule localmente avanzato” presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” e sviluppato dal Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario (Cerismas) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con AstraZeneca, sotto la responsabilità scientifica di Americo Cicchetti un nuovo modello di gestione del paziente con tumore del polmone non a piccole cellule (non-small-cell lung cancer, NSCLC) per massimizzare le possibilità di guarigione nella malattia localmente avanzata.

Un team multidisciplinare, una squadra di clinici afferenti a diverse specialità (oncologo, chirurgo toracico, radioterapista, pneumologo, radiologo, anatomopatologo) che si confrontino in modo sistematico e continuativo; Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali gestiti da due figure professionali: un hospital nurse case manager, con la funzione di guidare il paziente all’interno del percorso e un community case manager, con il mandato di agevolare la presa in carico del paziente all’interno della rete; un set di indicatori, sviluppati secondo la logica della value based healthcare: sono questi i tre pilastri su cui si fonda il nuovo modello assistenziale personalizzato per massimizzare le possibilità di sconfiggere il carcinoma polmonare non a piccole cellule localmente avanzato.

“Serve intelligenza organizzativa e impegno da parte delle istituzioni e di tutti i protagonisti del sistema salute per mettere il paziente al centro dei percorsi organizzativi per poter offrire le giuste risposte”, ha commentato la Senatrice Paola Binetti, Membro della 12ª Commissione Permanente Igiene e Sanità in apertura dei lavori. “La politica ha il compito di rimuovere gli ostacoli e rendere più fluido l’accesso alle terapie a tutti i pazienti per garantire ciò che contraddistingue il nostro Servizio sanitario Nazionale: l’universalismo”, ha chiuso la Senatrice.

La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico S. Orsola di Bologna, l’Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione G. Pascale Irccs di Napoli e la Fondazione Irccs “Istituto Nazionale dei Tumori” di Milano hanno collaborato alla realizzazione del modello con la loro expertise. Punto di partenza infatti è stata l’analisi delle evidenze reperite dalla letteratura scientifica, da un’analisi dei Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali implementati nel territorio italiano ed, infine, dalle informazioni raccolte in questi quattro centri di rilievo nazionale.

“Le caratteristiche del modello – ha spiegato Americo Cicchetti – fondato su team multidisciplinare board, implementazione dei Percorsi Diagnostico Terapeutico e sistema di monitoraggio, risponde all’esigenza di garantire l’accessibilità alle cure, assicurando al contempo la sostenibilità del servizio sanitario nazionale. Inoltre, questo modello è senza dubbio uno strumento in grado di governare l’innovazione tecnologica, che caratterizzerà sempre di più quest’area terapeutica”, ha proseguito. “Una buona organizzazione significa restituire salute e creare un tumor board di specialisti, soprattutto per la gestione di una patologia come il tumore del polmone non a piccole cellule, è un passaggio fondamentale”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Cerismas. Nuova proposta di gestione del tumore del polmone non a piccole cellule”, Quotidiano sanità

Tratto da: https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=77933