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Tumore del seno – Migliora sopravvivenza con le terapie di combinazione tra inibitori CDK4/6 e terapia ormonale

All’ESMO di Barcellona sono stati riportati studi su combo tra inibitori CDK4/6 e terapia ormonale, con significativi risultati in termini di sopravvivenza, mentre si continua a indagare l’effetto dell’immunoterapia con risultati di uno studio di fase II su atezolizumab

La combinazione di trattamenti non basati sulla chemioterapia potrebbe giocare, in futuro, un ruolo importante nella cura dei pazienti con tumore del seno. Con quasi quattro anni di sopravvivenza complessiva, per esempio, la combinazione dell’inibitore selettivo della chinasi ciclina-dipendente (CDK) 4&6 abemaciclib con fulvestrant si è mostrata più efficace della terapia ormonale somministrata con placebo, che avrebbe allungato la sopravvivenza di poco più di tre anni. È il risultato dello studio MONARCH 2, presentato oggi all’ESMO da George Sledge, dell’Indiana University School of Medicine (USA) e pubblicato in contemporanea su JAMA Oncology.

Il trial clinico di fase III ha coinvolto donne in pre-, peri- e post-menopausa con carcinoma mammario avanzato o metastatico, positivo per il recettore ormonale (HR+), negativo per il recettore di tipo 2 del fattore di crescita epidermico umano (HER2-) e precedentemente trattate con terapia endocrina. Dai risultati è emerso che la OS è passata da 37,3 mesi a 46,7. Inoltre, i risultati sono stati positivi anche tra le donne con fattori prognostici negativi, il cui tumore era rapidamente progredito o si era diffuso ad altri organi, come fegato o polmoni.

n’analisi esplorativa dei dati ha inoltre mostrato che abenaciclib in combinazione con fulvestrant ha ritardato il tempo necessario prima del ricorso alla chemioterapia da 50,2 mesi a 22,1 della terapia ormonale somministrata insieme al placebo. “Abemaciclib è in grado di prolungare il controllo della malattia nelle pazienti con tumore del seno sensibile agli ormoni, il tipo più frequente di carcinoma mammario, che rappresenta circa il 70% del totale dei casi in stadio avanzato”, ha spiegato Pierfranco Conte, professore di Oncologia Medica dell’Università di Padova, sottolineando che “la terapia è anche ben tollerata”.

Sempre sul fronte degli inibitori CDK4/6, all’ESMO2019 sono stati presentati, da Dennis Slamon dell’Università della California di Los Angeles, i risultati dello studio clinico di fase III MONALEESA-3, che valutava l’efficacia e la sicurezza di ribociclib in combinazione con fulvestrant in donne in post-menopausa con tumore mammario avanzato o metastatico HR+ e HER2-…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore del seno: migliora la sopravvivenza con le terapie di combinazione”, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=77302