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Ipertensione accelera declino cognitivo – Trattare con antipertensivi può agire da freno

L’ipertensione sembra accelerare il declino cognitivo, ma un trattamento antipertensivo efficace rallenta questo processo, riducendo virtualmente il rischio anche nelle persone senza ipertensione. È quanto suggerisce un’analisi di un ampio database cinese, i cui risultati sono stati presentati a New Orleans, nel corso delle sessioni scientifiche dell’American Heart Association’s Hypertension 2019

«All’interno di ciascuna fascia di età, i pazienti con ipertensione non curati hanno avuto il declino cognitivo più rapido, mentre i soggetti senza ipertensione hanno auto una minore diminuzione. Le maggiori flessioni sono state osservate nelle persone di età pari o superiore a 65 anni» ha riferito Shumin Rui, biostatistico della Mailman School of Public Health della Columbia University, New York.

Il disegno dello studio osservazionale CHARLS 
In questo studio osservazionale, i ricercatori della Columbia University hanno analizzato i dati relativi a 10.958 adulti del ‘China Health and Retirement Longitudinal Study’ (CHARLS) ottenuti tra il 2011 e il 2015. Il sondaggio contiene informazioni sanitarie e demografiche.

I ricercatori hanno definito l’ipertensione come una pressione arteriosa sistolica (SBP) di almeno 140 mm Hg, una pressione diastolica (DBP) di almeno 90 mm Hg e hanno considerato iperteso chiunque assumesse farmaci antiipertensivi. La pressione arteriosa è stata misurata tre volte e quindi è stata fatta una media.

La cognizione è stata valutata con un test di memoria episodica (richiamo immediato e ritardato di 10 sostantivi; scala, 0–10) e test di integrità mentale (Intervista telefonica sullo stato della cognizione [TICS]; scala, 0–11).

I risultati sono stati combinati per formare un punteggio di cognizione globale, Global Cognition Score (scala, 0-21). I partecipanti sono stati suddivisi per età (45-54 anni, 55-64 anni, almeno 65 anni) e stato ipertensivo (iperteso o no; trattato o non trattato). Sono stati seguiti per 4 anni e sono stati confrontati gli esiti del 2011 e 2015.

Con il crescere dei “millimetri di mercurio” riduzione del Global Cognition Score
Questi sono stati i risultati principali:

  • I punteggi complessivi sui test cognitivi sono diminuiti nel corso dello studio di 4 anni.
  • I partecipanti di età pari o superiore a 55 anni con ipertensione non trattata avevano un tasso più rapido di declino cognitivo rispetto ai partecipanti con ipertensione che era stata trattata e rispetto a quelli senza ipertensione.
  • Il tasso di declino cognitivo era simile tra i partecipanti che assumevano farmaci antiipertensivi e quelli senza ipertensione.
  • Per l’intera popolazione, i punteggi cognitivi complessivi sono diminuiti in modo significativo, passando da una media di 11,01 nel 2011 a 10,24 nel 2015 ( P <.01), con i cambiamenti più evidenti nella fascia di età più avanzata (almeno 65 anni). Sebbene anche le persone dai 45 ai 54 anni presentassero un declino cognitivo, in tutti i gruppi di ipertensione, i loro cambiamenti erano più piccoli…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Pressione arteriosa alta correlata a declino cognitivo ma trattare con antipertensivi può agire da freno”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/pressione-arteriosa-alta-correlata-a-declino-cognitivo-ma-trattare-con-antipertensivi-pu-agire-da-freno-30390