Malattia cardiovascolare (CVD) – Terapia con statine non rallenta progressione dell’aterosclerosi nelle persone con HIV
“Le persone con HIV che hanno usato il farmaco ipolipemizzante rosuvastatina per prevenire la progressione della malattia cardiovascolare (CVD) non hanno avuto alcuna riduzione nella progressione dell’aterosclerosi – o “indurimento delle arterie” – nonostante l’attesa riduzione del colesterolo, secondo un rapporto presentato alla decima International AIDS Society Conference on HIV Science (IAS 2019) a Città del Messico
Poiché le persone con HIV vivono a età più avanzate, sono sempre più inclini a patologie croniche non legate all’AIDS, tra cui CVD e cancro. Livelli elevati di colesterolo e trigliceridi, che possono essere un effetto collaterale di alcuni farmaci antiretrovirali, sono associati a un maggior rischio di malattia coronarica, infarti e ictus.
Le linee guida raccomandano che le persone al di sopra di una certa soglia di rischio assumano statine o altri farmaci ipolipemizzanti, ma un sistema comunemente usato, il Framingham Risk Score, non è un predittore molto preciso per le persone con HIV.
Janine Trevillyan, dell’Università della California a Los Angeles, e colleghi hanno studiato l’effetto della rosuvastatina sulla progressione dell’aterosclerosi nelle persone con HIV considerate a moderato rischio cardiovascolare.
Come marker surrogato dell’aterosclerosi, i ricercatori hanno misurato lo spessore intima-media, o lo spessore degli strati del rivestimento arterioso, nell’arteria carotide che rifornisce di sangue il cervello.
L’aterosclerosi, come è noto, si verifica quando si accumulano nel sangue grassi, calcio e altre sostanze che formano placche sulle pareti interne delle arterie.
Questo processo può alla fine bloccare le arterie coronarie che alimentano il muscolo cardiaco, causando un attacco di cuore, e pezzi di placca possono staccarsi e depositarsi nei vasi sanguigni del cervello, causando un ictus…”
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Fonte: “Terapia con statine, progressione dell’aterosclerosi non rallentata nelle persone con HIV”, PHARMASTAR
