Disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza – In Conferenza Unificata le linee di indirizzo
“L’accordo indica la necessità che le Regioni prevedano nella loro programmazione sufficienti servizi territoriali, sufficienti posti letto e sufficienti servizi per la diagnostica ospedaliera, per la degenza in caso di scompenso acuto e servizi residenziali terapeutici territoriali per percorsi di maggiore durata, rapportati ai diversi modelli e strategie di programmazione che le Regioni introdurranno secondo la loro autonomia e in coerenza con quanto previsto dal DM 70. IL DOCUMENTO
Obiettivo: definire indirizzi per una diagnosi e un intervento precoci per i disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza.
Lo strumento sono le “Linee di indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici dell’infanzia e della adolescenza”, all’esame della Conferenza Unificata di domani e su cui c’è già il parere favorevole della commissione salute delle Regioni.
La richiesta delle Regioni dopo una lunga istruttoria è stata di inserire la previsione che le “Regioni prevedano nella loro programmazione il fabbisogno appropriato di strutture e servizi di NPI ospedalieri secondo le indicazioni del DM 70/2015, con la facoltà di poterle aumentare con eventuali altri servizi, strutture, UO, anche sovra-specialistiche, e/o posti letto”.
I disturbi neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza rappresentano un ambito pediatrico di particolare rilevanza per la salute pubblica, perché: sono estremamente frequenti, spesso cronici, complessi, in aumento, con un sempre più rilevante Global Burden of Disease e rappresentano la prima causa di Years Lived with Disability; richiedono interventi diagnostici, terapeutici e riabilitativi tempestivi e appropriati per modificare il decorso, che devono includere competenze specialistiche mirate e in linea con evidenze scientifiche in continuo cambiamento, coinvolgimento attivo ed empowerment dei familiari e dei contesti di vita, valutazione multidimensionale e multiassiale delle priorità e degli esiti, radicamento territoriale e capacità di integrazione multi-professionale e multi istituzionale. E ricevono invece risposte parziali, frammentarie, in un sistema dei servizi gravemente insufficiente per risorse3 e non più adeguato come modelli organizzativi e formazione.
Tra i disturbi neurologici dell’età evolutiva, l’epilessia è uno dei più frequenti e colpisce lo 0,3% della popolazione infantile. I disturbi della coordinazione motoria colpiscono tra circa il 2 e il 5% a seconda della fascia di età considerata. Le paralisi cerebrali infantili colpiscono circa lo 0,2% della popolazione infantile. Altri disturbi, come i tumori infantili, le malattie neuromuscolari e neurodegenerative, le sindromi genetiche e le anomalie geniche sono fortunatamente più rari se considerati singolarmente, ma presi nel loro complesso superano lo 0,5% della popolazione e frequentemente determinano una compromissione neuropsichica con conseguente disabilità. Oltre l’80% di tutte le malattie genetiche esordisce fra 0 e 18 anni e buona parte di esse coinvolge il sistema nervoso…”
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Fonte: “In Conferenza Unificata le linee di indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici per infanzia e adolescenza”, Quotidiano sanità