Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Melanoma – Immuno-oncologia in fase “precoce” previene recidive dopo la chirurgia

Ogni anno in Italia più di 1.000 pazienti colpiti da melanoma potrebbero beneficiare di un trattamento “precoce” con i farmaci immuno-oncologici, subito dopo l’intervento chirurgico, la cosiddetta terapia adiuvante. Una strategia precauzionale, che mira ad anticipare nei pazienti in stadio III e IV completamente resecati l’uso di quest’arma terapeutica, per prevenire la recidiva del tumore o lo sviluppo di metastasi a distanza. La Commissione Europea, nel luglio 2018, ha approvato l’utilizzo di nivolumab nel trattamento adiuvante dei pazienti adulti con melanoma con coinvolgimento di linfonodi o malattia metastatica, che sono stati sottoposti a resezione completa. Si attende a breve l’approvazione di AIFA

Per indirizzare correttamente il paziente a questa terapia innovativa, diventa decisiva la collaborazione multidisciplinare fra oncologi e dermatologi. La partnership è siglata oggi a Milano, in un incontro di approfondimento con i giornalisti sulle nuove prospettive di cura del più aggressivo tumore della pelle.

“Nel 2018, in Italia, il melanoma ha fatto registrare 13.700 nuovi casi1 – spiega la prof.ssa Paola Queirolo, Direttore Divisione Melanoma, Sarcoma e Tumori rari all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano -. L’immuno-oncologia ha già dimostrato risultati importanti nella fase metastatica, dove rappresenta lo standard di cura. Oggi la sfida è costituita dalla possibilità di anticipare il trattamento in alcuni pazienti in stadio III e IV completamente resecato, cioè in una fase in cui la malattia è stata completamente asportata. Poter trattare i pazienti in questo stadio della malattia aumenta, infatti, la possibilità di evitare una recidiva o la ricomparsa della malattia e, quindi, potenzialmente di curare il paziente. Affinché l’iter terapeutico possa avvenire in maniera corretta e tempestiva, sono fondamentali due aspetti. Da un lato che il paziente sia a conoscenza delle nuove possibilità di cura, dall’altro che si crei una sinergia, cioè una collaborazione tra le diverse figure professionali coinvolte nella gestione del paziente: dermatologo, chirurgo e oncologo”.

La Commissione Europea, nel luglio 2018, ha approvato l’utilizzo di nivolumab nel trattamento adiuvante dei pazienti adulti con melanoma con coinvolgimento di linfonodi o malattia metastatica, che sono stati sottoposti a resezione completa.

L’approvazione si è basata sui risultati dello studio di fase III CheckMate -238, pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica The New England Journal of Medicine.2 Con questa decisione, nivolumab rappresenta la prima e unica terapia immuno-oncologica anti PD-1 a ricevere un’approvazione europea come trattamento adiuvante. Nei prossimi mesi è attesa la decisione sulla rimborsabilità nel nostro Paese da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

Michele Del Vecchio, Responsabile S.S. Oncologia Medica Melanomi, Dipartimento di Oncologia Medica ed Ematologia, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano, è stato il principal investigator del centro coordinatore per l’Italia dello studio CheckMate -238. “I risultati dello studio CheckMate -238, che ha coinvolto 906 pazienti con melanoma in stadio IIIB/C o IV ad alto rischio di recidiva – afferma il dott. Del Vecchio -, dimostrano che il trattamento precoce con nivolumab, dopo la resezione chirurgica completa, determina un significativo miglioramento dei tassi di sopravvivenza libera da recidiva: a 24 mesi il 63% dei pazienti trattati con nivolumab non ha avuto una ricomparsa della malattia.2 I dati dello studio indicano che questo trattamento adiuvante può cambiare il decorso della neoplasia, prevenendo le recidive e la progressione a uno stadio più avanzato. Questo significa che sempre meno pazienti svilupperanno metastasi”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Melanoma: l’immuno-oncologia in fase “precoce” previene le recidive dopo la chirurgia”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/melanoma-limmuno-oncologia-in-fase-precoce-previene-le-recidive-dopo-la-chirurgia-30031