Cervello – Perché si percepiscono gli odori
“Grazie un meccanismo comune a tutti i mammiferi
Individuati i circuiti cerebrali che permettono ai mammiferi di distinguere gli odori. Sono gli stessi in specie diverse, dai gatti all’uomo, e si sono conservati nel corso dell’evoluzione. Li ha rintracciati la ricerca pubblicata sulla rivista Current Biology da Istituto americano Salk per gli studi biologici, con il gruppo di Charles Stevens, e Università della California a San Diego, con il gruppo di Shyam Srinivasan.
Utilizzando diverse tecniche di microscopia, i ricercatori hanno individuato tre componenti fondamentali dei circuiti olfattivi e il fatto che siano “conservate in almeno sei specie diverse di mammiferi è un segno della loro importanza”, ha rilevato Stevens.
I primi elementi sono i recettori dell’olfatto presenti nel naso, ai quali si legano le molecole che veicolano gli odori.
I recettori trasmettono quindi gli stimoli nervosi associati agli odori a una regione nella parte frontale del cervello, il bulbo olfattivo.
Da quest’ultima i segnali giungono alla cabina di regia deputata all’identificazione del tipo di odore: la corteccia piriforme.
“Il numero di cellule olfattive del naso è collegato a quello delle altre due componenti del circuito. In questo modo – ha spiegato Srinivasan – conoscendo il numero dei recettori nel naso è possibile ricostruire indicativamente quello delle altre due regioni del cervello coinvolte nella percezione degli odori”…”
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Fonte: “Così il cervello percepisce gli odori”, ANSA.it S&T > Biotech