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Epatite C, Campania – Bisogna puntare alla microeliminazione

L’epatite C è l’unica infezione virale al mondo eradicabile e l’Italia è tra i 9 Paesi al mondo “in regola” con l’eliminazione dell’HCV e quindi con gli obiettivi dettati dall’OMS di eradicarla dal mondo entro il 2030. A tal fine in molte regioni italiane sono stati attivati programmi per andare a diagnosticare pazienti ancora invisibili. Di microeliminazione dell’HCV se ne è ampliamente parlato a Napoli in occasione del corso di aggiornamento “Attualità in Medicina Interna” organizzato dal dr. Vincenzo Iovinella, Direttore medico Epatologia Ospedale San Paolo Napoli, responsabile scientifico dell’evento. L’evento è stato patrocinato dal Network Epatologico della ASL Napoli 1, dal Club Epatologi Ospedalieri e da FADOI

HCV, la situazione a livello globale ed Europeo 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha elaborato degli obiettivi da raggiungere entro il 2030 riassumibili in 4 punti: diminuzione dell’80% dell’incidenza, e quindi di nuove infezioni, da virus C; riduzione dei 2/3 della mortalità per epatocarcinoma; innalzare la percentuale di diagnosi al 90% e raggiungere l’80% dei pazienti sottoposti a terapia.

Come ha sottolineato durante il corso il dr. Antonio Izzi, presidente CLEO, Club Epatologi Ospedalieri: “La mortalità da HCV a livello globale è ancora molto elevata con 66 milioni di persone infette che nel 2015 erano 71 milioni. Il calo della mortalità è stato generato dagli avanzamenti in ambito terapeutico ma a livello diagnostico c’è ancora molto da fare visto che negli anni si è mantenuta costante la percentuale di pazienti diagnosticati, pari al 20%”.

Ad oggi solo il 3% degli infetti ha eliminato il virus, per cui ancora oggi muore a causa dell’epatite C 1 persona ogni minuto e mezzo.

HCV, l’Italia centrerà gli obiettivi del 2030? 
Guardando la situazione italiana abbiamo assistito a una diminuzione della prevalenza del 22% dall’introduzione dei nuovi antivirali ad azione diretta (DAA).

Quindi, ad oggi nel nostro Paese si contano 185mila pazienti curati e circa 500mila da trattare con le nuove cure.

“l’eradicazione nel nostro Paese è un obiettivo raggiungibile entro il 2030, a patto che trattiamo da oggi in avanti 41mila pazienti/anno” ha precisato Izzi.
Bisogna andare verso i serbatoi ancora attivi e approcciarli con programmi specifici.

I progetti della regione Campania 
“Gli ultimi dati disponibili ci parlano di 1800 decessi/annui in campania per cirrosi epatica ed epatocarcinoma, 20mila e 600 ricoveri/anno per la cirrosi epatica e 2000 ricoveri/anno per epatocarcinoma, il tutto per una spesa di 86milioni di euro. A fare da leone è l’infezioni da virus C sul quale stiamo agendo con vari programmi. Siamo la regione d’Italia col maggior numero di terapie avviate” ha sottolineato il dr. Ernesto Claar, epatologo e gastroenterologo Napoli ASL1-Ospedale Evangelico Betania…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Epatite C, bisogna puntare alla microeliminazione. I progetti della regione Campania”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/gastro/epatite-c-bisogna-puntare-alla-microeliminazione-i-progetti-della-regione-campania–29767