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Sclerosi multipla (SM) recidivante-remittente (RRSM), risposta ottimale al glatiramer acetato (GA) valutabile tramite i biomarcatori di apoptosi delle cellule T

Nei pazienti con sclerosi multipla (SM) recidivante-remittente (RRSM) i marcatori apoptotici delle cellule T possono essere utilizzati come biomarcatori utili nella valutazione della risposta ottimale al trattamento con glatiramer acetato (GA), consentendo quindi decisioni terapeutiche personalizzate. Lo dimostra uno studio pubblicato sul “Journal of the Neurological Sciences”

«L’induzione dell’apoptosi delle cellule T costituisce un meccanismo d’azione per GA» ricordano gli autori, coordinati da Marina Boziki, del Centro Sclerosi Multipla dell’Università Aristotele di Salonicco (Grecia).

«Recentemente, infatti, è stato riportato un profilo apoptotico alterato nelle cellule T dei pazienti con SM» precisano. «Inoltre, il potenziale dei trattamenti che modificano la malattia (DMT) di interferire con le vie apoptotiche delle cellule T è stato proposto come meccanismo di azione per mediare la remissione della malattia».

Il GA imita strutturalmente la proteina basica della mielina (MBP), un antigene mielinico ben caratterizzato. Il potenziale di GA di attenuare la produzione di cellule T autoreattive specifiche per gli antigeni della mielina è stato dimostrato in vitro, così come la sua capacità di migliorare un passaggio da T-helper (Th) type-1 (Th1) a Th- 2 (Th2) profilo effettore, una popolazione cellulare con proprietà soppressive.

«L’apoptosi sembra costituire un meccanismo centrale nella modulazione delle cellule T da parte del GA» riprendono gli autori. «È stato rilevato che il GA aumenta l’apoptosi delle cellule T nei pazienti con RRSM durante il primo anno di trattamento, rispetto alle condizioni pre-trattamento».

L’aumento dell’espressione di diversi marcatori apoptotici – sottolineano – è stato riportato nelle cellule T dei pazienti con RRMS che ricevono GA, come bcl-2 (B-cell lymphoma 2), bax (bcl-2-associated protein) e Cyt-c (citocromo c). «Inoltre, un gruppo di geni implicati in diversi percorsi apoptotici intracellulari che, alla fine, portano all’attivazione della caspasi 9 e della caspasi 3, è risultato essere primariamente sovraregolato nei pazienti con RRSM in trattamento con GA» aggiungono Boziki e colleghi.

Tra i responder maggiore quota di linfociti T necrotici
I ricercatori hanno pertanto studiato se l’attivazione della morte apoptotica delle cellule T potesse essere indicativa di una risposta terapeutica ottimale nei pazienti con RRSM, rispetto all’attività radiologica. A tale scopo, il gruppo guidato da Boziki ha studiato – mediante citometria di flusso – marcatori apoptotici su cellule T di sangue di quaranta pazienti con RRMS, dei quali 19 sottoposti a trattamento con GA e 21 a interferone-β (IFNβ)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “SM, risposta ottimale al glatiramer acetato valutabile tramite i biomarcatori di apoptosi delle cellule T”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/sm-risposta-ottimale-al-glatiramer-acetato-valutabile-tramite-i-biomarcatori-di-apoptosi-delle-cellule-t–29728