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Sclerosi multipla (SM) – Fingolimod, una bassa frequenza cardiaca al basale non aumenta rischio rari eventi di prima dose

Tra i pazienti con sclerosi multipla (SM) che iniziano il trattamento con fingolimod, una bassa frequenza cardiaca al basale potrebbe non aumentare il rischio di eventi cardiaci di prima dose, secondo i dati presentati a Seattle, nel corso della riunione annuale del Consortium of Multiple Sclerosis Centers (CMSC 2019)

Inoltre, i dati forniscono ulteriori prove che gli eventi cardiaci di prima dose con fingolimod sono rari, indipendentemente dal fatto che la prima dose sia somministrata in una clinica o al domicilio di un paziente, hanno detto i ricercatori dello studio, coordinati da John Osborne, dello State of the Heart Cardiology a Grapevine (Texas).

Le diminuzioni transitorie della frequenza cardiaca sono un effetto previsto dell’inizio del trattamento con fingolimod e le informazioni sulla prescrizione del farmaco negli Stati Uniti richiedono l’osservazione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa per almeno 6 ore. La frequenza cardiaca e la pressione arteriosa possono essere monitorate in una clinica o a casa tramite il programma Gilenya@Home.

Per esaminare se la bassa frequenza cardiaca basale fosse associata alla probabilità di determinati eventi cardiaci durante il periodo di osservazione della prima dose, Osborne e colleghi hanno analizzato i dati osservazionali retrospettivi di prima-dose ottenuti da Gilenya@Home tra ottobre 2014 e luglio 2017 e dalle cliniche del Gilenya Assessment Network tra luglio 2010 e dicembre 2016.

Valutata anche la predittività rispetto al blocco AV di 2° grado o al ricovero per monitoraggio
I ricercatori hanno cercato di determinare se la frequenza cardiaca di base fosse predittiva del rischio di bradicardia documentata, blocco atrioventricolare di secondo grado di nuova insorgenza o trasferimento al dipartimento di emergenza (ED) per ulteriore monitoraggio.

Inoltre, hanno esaminato se i pazienti con battito cardiacoal di sopra di una certa soglia potessero essere a rischio di eventi cardiaci di prima-dose. Osborne e colleghi hanno esaminato i dati di 5.572 procedure di osservazione di prima dose al domicilio e di 15.025 procedure di osservazione in prima dose in clinica…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Fingolimod, una bassa frequenza cardiaca al basale non influisce sui rari eventi di prima dose”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/fingolimod-una-bassa-frequenza-cardiaca-al-basale-non-influisce-sui-rari-eventi-di-prima-dose-29720