Carcinoma ovarico e prostatico – Buone risposte dal trattamento con rucaparib
“L’inibitore di PARP rucaparib ha migliorato in misura significativa gli endpoint esplorativi nelle donne con carcinoma ovarico sensibile al platino e ha ottenuto una risposta negli uomini con carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione con mutazioni sia germinali che somatiche BRCA1/2. I dati aggiornati degli studi ARIEL3 e TRITON2 sono stati presentati al congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) 2019 appena conclusosi a Chicago
Rucaparib è un inibitore orale a piccola molecola delle Poli ADP-ribosio polimerasi PARP1, PARP2 e PARP3, una famiglia di proteine coinvolte in alcuni processi inclusi la riparazione del Dna e l’apoptosi. Il blocco dell’enzima fa sì che il Dna all’interno delle cellule cancerose con geni BRCA danneggiati avrà meno probabilità di essere riparato, portando alla morte cellulare e, eventualmente, a un rallentamento o un arresto della crescita tumorale.
Sviluppato dalla biotech Clovis Oncology, è già in commercio in molti Paesi (non ancora in Italia) con il marchio Rubraca. Si tratta di un farmaco a uso orale, disponibile in compresse da somministrare due volte al giorno (due comprese alla volta).
«L’ampiezza e la profondità dei risultati dagli studi su rucaparib presentati al congresso dimostrano la rilevanza crescente dei dati e dei programmi di sviluppo clinico a supporto del farmaco», ha affermato Patrick Mahaffy, Ceo di Clovis Oncology. «Per questo non vediamo l’ora di presentare i dati aggiornati dello studio TRITON2 in un prossimo congresso nella seconda metà del 2019 e di sottoporre una NDA supplementare per il carcinoma prostatico avanzato BRCA-mutante nel quarto trimestre dell’anno».
Carcinoma ovarico: aggiornamento dati dello studio ARIEL3
Lo studio di fase III ARIEL3 randomizzato e in doppio cieco ha l’obiettivo di valutare rispetto al placebo se rucaparib come trattamento di mantenimento in pazienti con carcinoma ovarico sensibile al platino sia in grado di prolungare il tempo in cui la malattia è sotto controllo dopo una risposta completa o parziale alla chemioterapia a base di platino…”
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Fonte: “Buone risposte di rucaparib nel trattamento del carcinoma ovarico e prostatico #ASCO2019”, PHARMASTAR
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