Diabete di tipo 1 – Una cellula immunitaria ‘ibrida’ legata alla malattia
“ ‘Mostro immunitario’ super-potente, possibile svolta nelle cure
Scoperta nel sangue di pazienti con diabete di tipo 1 una nuova cellula immunitaria ‘ibrida’ che potrebbe avere un ruolo chiave in questo tipo di diabete anche detto diabete insulino-dipendente o giovanile, una malattia autoimmune che colpisce soprattutto bambini e giovani adulti e che rende l’organismo incapace di produrre l’ormone che regola la glicemia, l’insulina.
Resa nota sulla rivista Cell, la scoperta si deve a scienziati della Johns Hopkins Medicine di Baltimora e a detta degli autori potrebbe rappresentare una svolta sostanziale nella cura del diabete di tipo 1. “Se sarà confermata su una casistica più ampia di pazienti è una scoperta potenzialmente rivoluzionaria” – sostiene in un commento all’ANSA Francesco Dotta della U.O. Diabetologia Policlinico “Le Scotte” di Siena e docente di Endocrinologia dell’Università di Siena.
Gli esperti hanno scoperto l’esistenza di una sorta di mostro di Loch Ness immunitario, una cellula ibrida che è per metà un linfocita B, la cellula immunitaria che produce gli anticorpi quando incontra un ‘nemico’, e per metà un linfocita T, la cellula immunitaria che invece funziona o attaccando direttamente il nemico o attivando un attacco da parte di altre cellule.
“In pratica è stata trovata nel sangue di pazienti una sorta di mostro immunitario – spiega Dotta della Società Italiana di Diabetologia (SID) – una cellula con una doppia identità di linfocita B e T contemporaneamente, che ‘presenta’ sulla sua superficie un ‘super-antigene’ mille volte più efficiente dell’insulina nello scatenare una reazione autoimmune potentissima contro le ‘cellule beta’, cellule del pancreas produttrici di insulina. Per di più la componente B della cellula produce un anticorpo molto potente contro l’insulina, quindi è potenzialmente capace di scatenare una forte reazione immunitaria nei soggetti suscettibili alla malattia”…”
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Fonte: “In pazienti con diabete 1 una cellula ‘ibrida’ legata alla malattia”, ANSA.it S&B > Diabete