Carcinoma mammario avanzato in premenopausa – Ribociclib aumenta significativamente la sopravvivenza
“Ribociclib migliora significativamente la sopravvivenza globale (OS) nel tumore della mammella. Lo dimostrano i dati dello studio di fase III MONALEESA-7 presentati oggi al Congresso Annuale dell’American Society of Clinical Oncology in corso a Chicago, e pubblicati simultaneamente sul New England Journal of Medicine
Lo dimostrano i dati dello studio di fase III MONALEESA-7, che ha valutato ribociclib in associazione alla terapia endocrina (goserelin e un inibitore non steroideo dell’aromatasi o tamoxifene) come trattamento iniziale rispetto alla sola terapia endocrina in donne in pre- e peri-menopausa con tumore della mammella avanzato o metastatico positivo per i recettori ormonali e negativo per il recettore 2 del fattore umano di crescita epidermica (HR+/HER2-).
I risultati di sopravvivenza globale dello studio MONALEESA-7 sono stati presentati oggi al Congresso Annuale dell’American Society of Clinical Oncology in corso a Chicago, e pubblicati simultaneamente sul New England Journal of Medicine.
Il prolungamento statisticamente significativo della sopravvivenza ha soddisfatto i criteri di efficacia per la conclusione anticipata in un’analisi ad interim programmata dopo 192 decessi (la sopravvivenza globale mediana non è stata raggiunta rispetto a 40,9 mesi [95% CI: 37.8-NE]; HR=0.712 [0.535-0.948]; p=0.00973).
I tassi di sopravvivenza globale nella popolazione ‘intent-to-treat’ (n=672) a 42 mesi erano pari al 70,2% per ribociclib in associazione alla terapia endocrina, rispetto al 46% per la sola terapia endocrina.
Al momento del cut-off dei dati, il 35% delle donne che assumevano ribociclib in associazione alla terapia endocrina ha proseguito il trattamento. Non è stata rilevata nessuna nuova segnalazione di sicurezza. Ribociclib non è indicato per l’utilizzo in associazione a tamoxifene.
“In Italia vivono più di 37mila donne con diagnosi di tumore della mammella metastatico – spiega la prof.ssa Lucia Del Mastro, Responsabile della Breast Unit dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova -. Di queste, 3.700 hanno un’età compresa fra i 40 e i 49 anni. Si tratta di donne giovani, nel pieno della loro vita familiare e professionale, come madri, mogli e lavoratici. In questi casi, la malattia ha un impatto profondo sull’intera famiglia. Da qui la necessità di opzioni terapeutiche innovative che garantiscano quantità e qualità di vita. Lo studio presentato oggi all’ASCO offre nuove speranze alle giovani pazienti: ribociclib infatti è un trattamento caratterizzato, da un lato, da un’efficacia superiore rispetto alle terapie anti-ormonali standard, dall’altro da una bassa tossicità, consentendo di condurre una vita normale pur continuando le cure per la neoplasia metastatica”…”
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Fonte: “Tumore della mammella avanzato in premenopausa: ribociclib aumenta la significativamente la sopravvivenza. #ASCO19”, PHARMASTAR