Tumori rari – Glioblastoma, stop agli studi su nuovo anticorpo coniugato perché rivelatosi inefficace
“Il glioblastoma è un tumore tra i più difficili da trattare, dove solo pochissimi farmaci hanno dimostrato una certa efficacia. Dopo il recente fallimento del nivolumab, anche un farmaco sperimentale di AbbVie ha deluso le aspettative e il suo sviluppo clinico è stato interrotto
Stiamo parlando di mafodotina depatuxumab, precedentemente noto come ABT-414. Si tratta di un farmaco anticorpo coniugato (ADC, antibody drug conjugate) ideato per legarsi in modo selettivo al recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) attraverso il depatuxizumab e per poi liberare il potente chemioterapico monomethyl auristatin F, un inibitore della tubulina.
Un’analisi intermedia dello studio di Fase III INTELLANCE-1 ha dimostrato come questo farmaco sperimentale non è riuscito a prolungare la sopravvivenza globale rispetto al placebo in pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi i cui tumori avevano amplificazione di EGFR. Il Data Monitoring Committee indipendente dello studio ha raccomandato di interrompere il trial a causa della mancanza di benefici in termini di sopravvivenza osservati con il coniugato di anticorpi anti EGFR.
Lo studio INTELLANCE-1 ha randomizzato i pazienti a ricevere depatuxizumab mafodotin, chiamato Depatux-M, o placebo, sia in combinazione con radiazioni e temozolomide concomitanti che con temozolomide adiuvante. L’obiettivo principale dello studio era la sopravvivenza globale e l’analisi intermedia era basata sui dati di 639 pazienti.
Nello studio, condotto in collaborazione con la Fondazione RTOG, non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza. L’azienda ha aggiunto che i risultati saranno presentati in un prossimo congresso di oncologia, nonché pubblicati in una rivista sottoposta a peer-reviewed…”
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Fonte: “Glioblastoma, stop agli studi su nuovo anticorpo coniugato per scarsa efficacia”, PHARMASTAR