Artrite reumatoide – Distanziare troppo somministrazioni di tocilizumab nuoce al mantenimento della remissione
“Aumentare l’intervallo di somministrazione tra due dosi di tocilizumab sottocute si associa a minori chance di mantenere la remissione a 24 settimane e non migliora la tollerabilità al trattamento. Queste le conclusioni di uno studio recentemente pubblicato su Arthritis & Rheumatology
Razionale e disegno dello studio
“Tocilizumab è stato inizialmente sviluppato in formulazione endovena – ricordano i ricercatori nell’introduzione al lavoro – ma è recente anche lo sviluppo di una formulazione sottocute, più maneggevole e dotata di efficacia clinica e di safety paragonabili alla formulazione endovena”.
“Uno studio retrospettivo – continuano i ricercatori – ha suggerito la possibilità di ridurre la posologia di TCZ endovena in una proporzione rilevante di pazienti con AR senza recidiva di malattia. Tuttavia, fino ad ora, non è era stata valutata l’efficacia e la sicurezza di una riduzione posologica del farmaco (endovena o sottocute) in un trial clinico randomizzato”.
Per colmare questo gap e determinare la sicurezza e l’efficacia di un distanziamento delle somministrazioni di TCZ sottocute in pazienti con artrite reumatoide che avevano raggiunto la remissione clinica, i ricercatori hanno condotto una trial randomizzato in aperto, facente parte del programma di studi clinici TOZURA.
Il progetto include 11 studi condotti in 22 paesi, ed è stato disegnato come studio a braccio singolo, avente lo scopo di valutare l’efficacia e la sicurezza di dosi settimanali di TCZ sottocute (162 mg), da solo o in combinazione con DMARDcs, per 24 settimane, in pazienti con AR moderata-severa, non responder a farmaci anti-TNF o a DMARDcs…”
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Fonte: “Artrite reumatoide, distanziare troppo le somministrazioni di tocilizumab nuoce al mantenimento della remissione”, PHARMASTAR