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Sclerosi multipla – In fase 2 evobrutinib riduce le lesioni RM enhancing (captanti il mezzo di contrasto)

Sono stati presentati alla scorsa riunione annuale dell’American Academy of Neurology (AAN) 2019 e pubblicati contemporaneamente online sul “New England Journal of Medicine” i dati finali (dopo l’anticipazione di quelli preliminari l’anno scorso all’ECTRIMS) della sperimentazione di fase 2 di evobrutinib, un nuovo farmaco per la sclerosi multipla (SM) mirato alle cellule B. Il farmaco dimostra una significativa riduzione delle lesioni RM enhancing (captanti il mezzo di contrasto) con una delle dosi testate

«Evobrutinib alla dose di 75 mg unum/die, ma non a dosi di 75 mg bis/die o 25 mg unum/die, ha ridotto il numero totale di lesioni RM enhancing, rispetto al placebo, nelle settimane da 12 a 24» riportano gli autori , guidati da Xavier Montalban, dell’Ospedale universitario Vall d’Hebron di Barcellona, e del St Michael’s Hospital dell’Università di Toronto.

«Il trattamento con evobrutinib a qualsiasi dose non ha avuto alcun effetto sulla frequenza annualizzata di recidiva o sulla progressione della disabilità ed è stato associato ad aumenti dei livelli epatici di aminotransferasi» osservano.

«L’adozione di strategie di mitigazione del rischio epatico e le regole di arresto nelle future sperimentazioni cliniche dovranno essere appropriate» aggiungono. Inoltre, dichiarano che «sono necessari studi più lunghi e ampi per determinare l’effetto e i rischi di evobrutinib nei pazienti con SM».

Inibizione delle funzioni patogene dei linfociti B senza deplezione
Montalban e colleghi spiegano che evobrutinib è un inibitore selettivo orale della tirosina chinasi di Bruton (BTK) che blocca l’attivazione delle cellule B e il rilascio di citochine coinvolte nelle caratteristiche immunopatologiche della SM.

Il farmaco è stato precedentemente descritto come inibitore delle funzioni patogene delle cellule B senza che queste venissero uccise, quindi potrebbe rappresentare un approccio più benigno rispetto alle attuali terapie di deplezione delle cellule B, inclusi gli anticorpi anti-CD20 come ocrelizumab…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “SM, lesioni RM enhancing ridotte con 75 mg/die di evobrutinib. #AAN2019”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/sm-lesioni-rm-enhancing-ridotte-con-75-mg-die-di-evobrutinib-aan2019-29502