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Tumori – Occorre garantire accesso ai farmaci innovativi in tempi brevi

Stefania Gori, presidente AIOM: “È consolidato l’impegno della società scientifica per tutelare l’indipendenza del lavoro dei clinici”. Fabrizio Nicolis, presidente Fondazione AIOM: “Serve un’alleanza fra pazienti, medici, industria, università e istituzioni per consentire l’accesso ai farmaci innovativi in tempi brevi”. Si aprono oggi a Ragusa le Giornate dell’etica. L’VIII edizione dedicata al conflitto di interessi

Ragusa, 10 maggio 2019 – Gli oncologi italiani sono impegnati in prima linea sul fronte del conflitto di interessi. Tema sensibile, che può interessare l’attività clinica quotidiana, la formazione, la produzione di linee guida fino alle campagne di informazione e alla ricerca.

Il conflitto di interessi, prima che un comportamento, rappresenta una “condizione, nella quale il giudizio professionale riguardante un interesse primario (la salute di un paziente o la veridicità dei risultati di una ricerca o l’imparzialità nella presentazione di un’informazione) tende a essere indebitamente influenzato da un interesse secondario (ad esempio un guadagno economico o un vantaggio di carriera)”.

L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), a tutela della trasparenza di ogni sua iniziativa, ha adottato un “Regolamento per dichiarazione e regolamentazione degli eventuali conflitti di interessi”, proprio per tutelare l’imparzialità di ogni sua iniziativa. E al “Conflitto di interessi” AIOM e Fondazione AIOM dedicano l’VIII edizione delle “Giornate dell’etica in oncologia”, che si apre oggi a Ragusa.

“L’alta qualità dell’oncologia italiana è in grado di attrarre investimenti da parte dell’industria e rappresenta una leva importante dello sviluppo scientifico, economico e sociale – spiega Stefania Gori, Presidente Nazionale AIOM – Ricerca, assistenza e formazione devono essere tutelate e sostenute, grazie a un nuovo modello virtuoso basato sulla confluenza dei reciproci interessi fra pubblico e privato”.

“Un modello virtuoso di partnership pubblico-privato – sottolinea Giordano Beretta, Presidente eletto AIOM – favorisce anche l’innovazione e si traduce in un miglioramento della salute dei cittadini e della qualità di vita dei pazienti e della sostenibilità del sistema sanitario. È necessario quindi promuovere l’educazione ad un comportamento etico anche in ambito professionale, assistenziale e scientifico”.

“Attenzione particolare va posta al ‘conflitto di interessi e associazioni pazienti’ – sottolinea Fabrizio Nicolis, Presidente Fondazione AIOM – La mancanza di conoscenza e di informazioni specifiche, ad esempio, può far sì che le associazioni di pazienti oncologici diventino veicolo di interesse non dei pazienti ma di altri soggetti ad esse collegati. È importante quindi che i pazienti siano sempre più ‘informati’ e ‘formati’: è questo uno degli obiettivi prioritari di Fondazione AIOM. È fondamentale inoltre che le singole associazioni abbiano sempre maggior percezione dei possibili fattori di rischio correlati alle interazioni con i diversi attori con i quali devono interagire: industrie del farmaco o di tecnologie biomedicali e medici specialisti, ad esempio”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumori, aumentano gli studi clinici in oncologia. Occorre garantire accesso ai farmaci innovativi in tempi brevi”, insalutenews

Tratto da: https://www.insalutenews.it/in-salute/tumori-aumentano-gli-studi-clinici-in-oncologia-occorre-garantire-accesso-ai-farmaci-innovativi-in-tempi-brevi/